Il monologo di Scurati letto in aula. E il centrodestra abbandona

La censura del monologo di Antonio Scurati sulla Rai scuote il Consiglio comunale di Monza, con il centrodestra che esce dall'aula in protesta. Accuse di strumentalizzazione politica e difese della libertà di espressione si scontrano, mentre la maggioranza chiede chiarezza.

Il monologo di Scurati letto in aula. E il centrodestra abbandona

Il monologo di Scurati letto in aula. E il centrodestra abbandona

La questione della censura in Rai del monologo sul delitto Matteotti e sul 25 aprile dello scrittore Antonio Scurati è approdata lunedì in Consiglio comunale, facendo infervorare gli animi. Ad accenderli è stata la scelta dei consiglieri comunali di centrodestra di uscire dal’aula quando il consigliere di Azione Tullio Parrella ha deciso di leggere l’intervento censurato dello scrittore.

Contro il centrodestra si è scagliato il consigliere di LabMonza Francesco Racioppi: "Ricordatevi colleghi che chi siede in quest’aula serve la Repubblica democratica ed antifascista nata dalla Resistenza. E questo è un discorso né di destra né di sinistra". Ieri un comunicato congiunto di tutte le forze di maggioranza ha chiesto al centrodestra di fare chiarezza su una scelta che pare "una presa di posizione forte", che "esplicita l’appoggio dei politici locali per gli atteggiamenti censori esercitati dalla Rai in sintonia con le scelte della destra di governo". La replica è che la scelta non è stata dovuta a un dissenso rispetto alla riflessione di Scurati, ma ad un’insofferenza per la "strumentalizzazione politica"in corso.

"L’uscita era per dire basta – commentano i consiglieri di Forza Italia Pierfranco Maffè e Massimiliano Longo –, si sta facendo una tempesta in un bicchiere. Qualcuno in Rai ha sbagliato a non mandarlo in onda, ma la censura non viene dal Governo, come dimostrato dalla premier che ha postato la riflessione di Scurati sui suoi social". "A noi hanno dato fastidio le parole a mo’ di ramanzina di Parrella, non quelle di Scurati – spiega il consigliere di Fratelli d’Italia Andrea Arbizzoni –. Per noi il 25 aprile è data fondativa della nostra Repubblica e della nostra Costituzione".

A.S.