REDAZIONE MONZA BRIANZA

Il mito Nino Manfredi rivive del centenario

Il lavoro di Andrea Ciaffaroni grande esperto di comicità: "Un anno di lunghe indagini in decine di archivi"

Una biografia per ricordare Nino Manfredi in occasione dei 100 anni della nascita, Pubblicato da Sagoma Editore, Alla Ricerca di Nino Manfredi è un libro imponente. Ben 450 pagine frutto di interviste inedite e impreziosito da 150 foto rare, molte inedite provenienti anche dall’archivio personale della famiglia Manfredi. In libreria dal 18 marzo è firmato da Andrea Ciaffaroni, tra i maggiori esperti italiani di comicità che ha già pubblicato per Sagoma, casa editrice brianzola specializzata in storia dello spettacolo e narrativa umoristica, In arte Peter Sellers e Cochi e Renato, la biografia intelligente, scritta con Sandro Paté.

"Il libro è il frutto di numerosissime interviste, anche ai colleghi, e lunghe indagini cominciate un anno fa e condotte in decine di archivi, compreso del Centro sperimentale di cinematografia, dove ho potuto recuperare soggetti inediti e altre primizie", dice l’autore. "Molto importante è stata la collaborazione della moglie Erminia, oggi novantenne, con cui ho avuto un incontro incedibile, davvero emozionante". Il risultato è un appassionante viaggio alla scoperta dell’artista ciociaro, nato a Castro dei Volsci il 22 marzo 1921, e registrato all’anagrafe come Saturnino Manfredi. "il mio è un omaggio ad un attore che ho sempre venerato – racconta Ciaffaroni – Ma è anche il tentativo di capire perché uno con una faccia così normale che, come scrisse Gian Luigi Rondi, e` sempre stato il contrario del mattatore, potesse avere il successo pari e più grande degli altri giganti della Commedia all’italiana, come Sordi o Gassman e Tognazzi". La biografia, che si aggiunge a quella di Aldo Bernardini, non trascura la vita privata di Manfredi riportata dalla voce della moglie Erminia con cui ha avuto tre figli: Luca, Roberta e Giovanna.

"Il loro è stato un rapporto solido anche se Nino era sempre alla ricerca, nella vita come nel lavoro, di novità e non si è fatto mancare delle scappatelle che lei gli ha sempre perdonato: "quando stai con un genio prendi tutto il pacchetto"". Belle pagine del libro sono dedicate all’amore per la Ciociaria e per il nonno Giovanni Perfili all’esperienza della gracilità fatta quando da ragazzo si ammala di polmonite e viene ricoverato al Forlanini, l’ex sanatorio romano da dove pochi uscivano vivi" e dove comincia a fare teatro.

Antonio Caccamo