I cittadini chiedono conto del mancato spostamento delle scuole Bellani e Citterio all’ex Macello. "L’area è indisponibile finché non si chiude la vertenza con l’ex appaltatore, giunta ormai in Cassazione – hanno spiegato ai cittadini il sindaco, Paolo Pilotto e l’assessore Marco Lamperti –. Intanto la scuola Bellani è in condizioni disastrose e dovevamo intervenire al più presto. Da lì la decisione di rifarla nella stessa area, per rispondere ai bisogni immediati degli utenti. Un polo scolastico si potrà sempre fare all’ex Macello, quando si sbloccherà la vertenza. Per ora la cura dell’area è in carico alla società con cui siamo in causa". Il 18 dicembre la prima udienza pubblica, per arrivare a sentenza nel 2025. Lamperti ha confermato che esiste sull’area un rischio idrogeologico "moderato". Ma non è questo il problema. Anche quando il Comune tornerà in possesso dell’area, la normativa sulle aree da recuperare prescrive che nel ristrutturare gli edifici non si possa cambiare la forma e va mantenuto l’impianto attuale, perciò la scuola Bellani non si poteva comunque realizzare. Intanto la Giunta ha appena approvato la delibera per la rigenerazione dell’ex carcere, per cui è prevista una palazzina simile a quella attuale, da 5 piani, per 68 appartamenti piccoli, per giovani coppie, con palestra, piscina, nursery e campo giochi fruibili anche dai residenti del quartiere. Decisione che scontenta in ogni caso i residenti che non gradiscono l’aumento demografico nella zona. "Cinque piani sono comunque tanti – replicano i cittadini –, il carcere non era così alto". "È un intervento importante – ammette Lamperti – perché importante è la cubatura già esistente, dobbiamo mantenere l’esistente e poi chi ricostruisce gode di incentivi volumentrici (e oneri in forma ridotta), incentivi che per Monza abbiamo ridotto al minimo, cioè al 10% ".
"Monza – continua l’assessore – è una città industriale con complessi storici di grandi dimensioni, per la maggior parte impattanti sul territorio, che non possiamo più riportare a verde. Non possiamo diminuire l’esistente né vietare di ristrutturale". Fugata invece l’ipotesi della Guardia di finanza all’ex Macello: "Non va né all’ex Macello – dichiara il sindaco – né a San Rocco o al polo istituzionale. Non abbiamo ancora deciso".
C.B.