Il liceo Zucchi le suona a tutti Gemellaggio con una scuola tedesca

Un concerto insieme delle due orchestre, improvvisazioni jazz e un progetto sulla fotografia. Ventidue ragazzi della Big band del Gymnasium di Neckarbischofheim ospiti delle famiglie monzesi.

Il liceo Zucchi le suona a tutti  Gemellaggio con una scuola tedesca

Il liceo Zucchi le suona a tutti Gemellaggio con una scuola tedesca

di Cristina Bertolini

Non solo latino e greco, al liceo classico e musicale Zucchi, ma tanti stimoli per crescere, come il concorso di fotografia e il gemellaggio con la Big band jazz della scuola tedesca Adolf Schmitthenner Gymnasium di Neckarbischofheim, in Germania (Baden Wuerttenberg).

In questi giorni 22 ragazzi della scuola tedesca sono ospiti delle famiglie dei ragazzi del liceo musicale che aderiscono al progetto Curvatura Jazz, per suonare insieme, scambiarsi esperienze, competenze, partiture e repertorio. Il tutto è culminato ieri sera nel mega concerto dei due ensemble scolastici, nella suggestiva cornice del chiostro dello Zucchi. Il progetto rientra nel Programma Erasmus per le scuole superiori che prevede anche gemellaggi nell’ambito della Comunità europea.

"Godiamo di questi giorni di “full immersion” nella musica - spiega soddisfatta Barbara Stoerzer, dirigente della scuola tedesca - per i nostri ragazzi si tratta della prima uscita dopo le limitazioni del periodo Covid". La dirigente ha cercato contatti con le scuole europee a indirizzo musicale e il professor Mario Mariotti, del liceo Zucchi, assieme alla preside Rosalia Natalizi Baldi, sono stati ben lieti di accogliere i partner d’oltralpe.

Il gymnasium di Neckarbischofheim è un liceo generalista dove la musica si fa come laboratorio pomeridiano. I ragazzi monzesi, con una preparazione ad ampio spettro, hanno subito colpito i colleghi con un’ improvvisazione jazz da manuale, stimolando interesse e curiosità.

Arrivando allo Zucchi i ragazzi tedeschi si sono imbattuti in un altro interesse dei loro poliedrici compagni italiani: la mostra allestita dagli studenti del laboratorio fotografico e di reportage giornalistico di alternanza scuola lavoro. Sono una cinquantina di scatti di 25 ragazzi, guidati dal professor Umberto Isman, tra foto naturalistiche, paesaggio e architettura e urban street photography. Tanti gli spunti curiosi tra cui i ritratti ambientati, schematizzati in uno studio di funzioni da Siria Brivio: "Mi piace fotografare persone - racconta - nei mesi scorsi stavamo studiando le funzioni, quindi ho pensato di abbinare le due cose".

Le materie di studio entrano nel vissuto dei ragazzi, come spiega il professor Isman, che ne fanno una sintesi molto personale.