STEFANIA TOTARO
Cronaca

Il foglietto sospetto. Bustarelle e promesse per agevolare le pratiche edilizie

La prova trovata nella giacca del dirigente comunale morto suicida. Il maresciallo in aula ha illustrato i termini della presunta corruzione. Imputati l’ex sindaco Edoardo Mazza e l’immobiliarista Vendraminetto.

Il foglietto sospetto. Bustarelle e promesse per agevolare le pratiche edilizie

Il foglietto sospetto. Bustarelle e promesse per agevolare le pratiche edilizie

Un foglio trovato nella tasca di una giacca dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Seregno Calogero Grisafi dopo la sua morte per suicidio nel 2015 al centro dell’inchiesta Seregnopoli bis sulla presunta corruzione nell’urbanistica che ora ha portato al processo al Tribunale di Monza. Imputati l’ex sindaco Edoardo Mazza (che nel primo processo Seregnopoli si è visto assolvere dall’accusa di corruzione nell’urbanistica e prescrivere quella di corruzione elettorale insieme al costruttore Antonino Lugarà) e l’immobiliarista Giorgio Vendraminetto.

"Il foglietto dattiloscritto e datato aprile 2003 è firmato dalla moglie di Vendraminetto che non aveva ancora acquistato il terreno di via Colzani - ha ricostruito ieri in aula il maresciallo dei carabinieri di Milano che ha condotto le indagini - e riconosce 50mila euro a Grisafi e al funzionario comunale Mauro Facchinetti (non imputato in questo processo e assolto dall’accusa di abuso d’ufficio nel dibattimento del primo filone dell’inchiesta, nda) per competenze professionali, oltre che un’eventuale ulteriore somma se l’area dovesse cambiare destinazione urbanistica da agricola a residenziale o produttiva e l’incarico a professionisti da loro indicati. Il terreno di 3.500 metri quadrati viene acquisito nel 2004 per 73mila euro dalla moglie di Vendraminetto e ceduto alla Edilombarda riconducibile al marito nel 2006 a 908mila euro. Partono le iniziative edificatorie che portano nel 2012 al rilascio di un permesso di costruire per un poliambulatorio". Il maresciallo cita anche un’intercettazione dell’ex moglie di Calogero Grisafi all’indomani della sua morte in cui parla con la figlia che cercava lavoro e le dice: "L’aiuto che deve Vendraminetto a tuo padre è questo... non i soldi che gli ha dato...". Secondo l’accusa sarebbero molteplici anche le consegne di denaro erogate dall’imprenditore in favore di Mazza "con cui risultano diversi scambi di mail quando era assessore all’urbanistica e diversi appunti con piccole cifre e accanto la scritta assessore Edo", ha spiegato davanti ai giudici l’investigatore, secondo cui l’unica somma giustificabile sarebbe "quella di 1000 euro del 2012 versata per la lista del viaggio di nozze". Per il centro poliambulatoriale, Mazza è accusato di avere "garantito un favorevole iter alla pratica amministrativa sebbene il progetto edilizio presentato non fosse conforme alle prescrizioni urbanistiche contenute nelle norme tecniche di attuazione del Prg".

In contestazione anche il Piano Par1 relativo a via Formenti angolo via Bassi. "Si tratta di un complesso immobiliare acquistato nel 2011 per cui il precedente proprietario si era visto bocciare dal Comune di Seregno il Piano attuativo", ha detto il maresciallo. Mazza è accusato di avere "garantito" già a settembre 2015 a Vendraminetto "l’approvazione del Piano attuativo richiesto ufficialmente alla fine dell’ottobre seguente" e di avere "omesso qualsiasi intervento" come un’ordinanza di sospensione dei lavori "a fronte degli abusi edilizi accertati da funzionari comunali in occasione di un sopralluogo nell’aprile del 2016". Accuse negate dagli imputati.