Il Cral cade a pezzi e il Comune vuole sfrattarlo

L'edificio del Cral del Comune di Monza, nell'ex Macello, è in grave stato di degrado a causa di furti e infiltrazioni d'acqua. Il presidente denuncia l'inerzia del Comune, mentre l'assessore propone soluzioni alternative.

Il Cral cade a pezzi e il Comune vuole sfrattarlo

Il Cral cade a pezzi e il Comune vuole sfrattarlo

Va avanti l’odissea della sede del Cral del Comune di Monza, nell’area dell’ex Macello. Dopo l’interdizione della fornitura di gas un paio di mesi fa, dovuta al taglio del Comune per via del contratto d’affitto scaduto a luglio, e dopo che i ladri un paio di settimane fa hanno rubato le canalette della grondaia (tentando di rubare anche l’antenna parabolica), ora arrivano pure le infiltrazioni, che stanno danneggiando l’immobile. In particolare è il soffitto che presenta macchie scure dovute a infiltrazioni d’acqua, e tutto pare una diretta conseguenza della mancanza attuale delle canalette di scarico idrico, per cui la pioggia – come quella battente degli scorsi giorni – arriva adesso diretta sulle pareti. "La struttura sta andando in malora - denuncia Gianni Romano, presidente del Cral -. Era prevedibile dopo i furti delle canalette di rame. Ho inviato un’email agli uffici comunali denunciando la situazione, ma non ricevo risposta, come non ho ricevuto risposta quando ho segnalato la denuncia fatta ai carabinieri per i furti". "È un grave peccato - prosegue Romano -. Questa è una bella palazzina, e ci stiamo avvicinando alla primavera. Qui potremmo tornare a organizzare attività ricreative ed eventi, ma la situazione può essere pericolosa. Sappiamo bene che anche in primavera ed estate si verificano acquazzoni forti, a causa dei quali potrebbero venir giù i pannelli. Se non si interviene subito il problema è destinato a diventare più grave". Da tempo il presidente del Cral è in contatto con il consigliere di Forza Italia Pierfranco Maffè, che nelle scorse settimane ha sollevato il problema in Consiglio comunale, denunciando a sua volta una situazione a cui il "Comune è chiamato a fare fronte, dato che il Cral è una realtà storica, profondamente legata all’amministrazione, e che fa attività di rilievo sociale che meritano riconoscimento", e che ora potrebbe chiedere una riunione dei capigruppo per discutere il problema.

L’assessore al Patrimonio Egidio Longoni rimane però convinto che per il Cral occorra pensare a una soluzione diversa: "Rimango dell’idea che quella sede all’ex Macello non sia adatta alle attività del Cral – dichiara l’assessore , non è una sede opportuna e adeguata. Bisogna pensare a soluzioni diverse". E in merito alle denunce fatte da Romano: "Queste sono segnalazioni da fare all’Ufficio manutenzioni, ma attualmente il Cral non è affittuario della struttura, non avendo un contratto in essere. Per richiedere interventi immediati ci vuole il titolo. Io credo che il Cral debba capire cosa voglia fare per il futuro".

A.S.