Il primo Concertozzo di Elio e le Storie tese a Monza si avvicina – il terzo in assoluto – e l’aria in città comincia a farsi carica. La stessa carica portata ieri da Elio e Faso durante la presentazione dell’evento all’U-Power stadium affiancati da Nico Acampora, il vulcanico presidente di PizzAut (la pizzeria con sedi a Monza e Cassina de’ Pecchi che assume solo ragazzi autistici). Due giorni - sabato 25 e domenica 26 maggio - di musica e inclusione. Sì perché ciò che si apprestano a fare gli “Elii“ con la collaborazione di PizzAut, non è un semplice concerto, ma un evento in due date per promuovere l’idea di una comunità più inclusiva, richiamando l’attenzione soprattutto sui diritti delle persone con sindrome dello spettro autistico e delle loro famiglie. Due giorni "eccezionali". Perché quello che succederà sarà una “eccezione“ rispetto a quello che non va, ancora. Perché "inclusione vuol dire normalità".
La giornata del 25 maggio prende il titolo di “MonzAut“ e impegnerà la piazza dell’Arengario dalle 17 alle 23. Si parte con un talk show dedicato ad autismo e autonomia con la testimonianza e il confronto sul palco di personalità e associazioni e il contributo di esperti del settore. Dalle 19 alle 21 tutto verrà ravvivato con il dj set a cura dell’associazione Facciavista, con tanto di laboratorio musicale in favore di ragazzi con autismo, per poi concludersi dalle 21 alle 23 con altre forme di intrattenimento sul palco. Il 26 maggio si passa invece alla terza edizione del Concertozzo, preceduto dalle 15 (con apertura ingressi alle 14) dal Concertozzino, in cui si esibiranno una decina di artisti e band emergenti, tra pop, rock ed electro-funk. Alle 21 toccherà agli Elio e le Storie tese, con un greatest hits di 3 ore del loro pluridecennale repertorio, intervallato dalle irriverenti incursioni del Trio Medusa. "Sarà una Woodstock dell’inclusione – l’ha ribattezzata Elio –, degna di noi che siamo noti per aver mirato sempre a imprese eccezionali, come una canzone ripetuta per 12 ore di fila, un film insieme a Rocco Siffredi quando ancora non era noto al grande pubblico e un Festival di Sanremo a fare cose non citabili". Scherza il frontman della band milanese, com’è nel suo spirito, ma per fare in realtà due riflessioni più che serie. "Questa sarà un’impresa eccezionale innanzitutto perché saliamo sul palco e suoniamo e cantiamo veramente, con note scritte da noi – afferma con seriosa ilarità –. Una delle poche occasioni rimaste per vedere questo in Italia. Ora si ascoltano singoli realizzati con la base di altre canzoni e sopra sillabe, neanche più parole, nemmeno comprensibili". "Altro aspetto eccezionale – continua il cantante – è che cibo e bibite saranno preparati e distribuiti da persone autistiche. Si parla molto di inclusione, ma è importante vederla davvero l’inclusione. Chi ha un figlio autistico come me sa quanto sia fondamentale dare a loro la possibilità di essere davvero autonomi, lavorare e poter condurre una vita normale, come riescono a fare i ragazzi di PizzAut".
Per gli “Elii“ questo è il quarto concerto a Monza, dopo due in Villa Reale e uno proprio al Brianteo. Elio frequenta il capoluogo brianzolo soprattutto da quando collabora con Nico Acampora nel promuovere PizzAut. Faso, invece, il bassista degli Elii, ha un curioso legame con la città: "Ho dei cugini a Monza – rivela –. Una volta mio nonno qui cadde da un balcone e io da piccolo mi tagliai un sopracciglio cadendo da un seggiolino. Un’altra volta tentai di fare una curva parabolica in autodromo con la Vespa, finendo malamente. E a 13 anni ricordo di aver fatto in bici Milano-Parco di Monza. Insomma per me Monza è città delle forti emozioni e delle grandi imprese".