Il comune di Lissone in aiuto dei più deboli

Il municipio ha stanziato quasi 5mila euro di fondi per sostenere i residenti fragili e chi fatica persino a fare gli acquisti basilari del cibo

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di Fabio Luongo

Aiuti per comprare i farmaci indispensabili, per garantire un pasto caldo o per permettere di poter fare almeno la spesa quotidiana con un po’ più di tranquillità. L’emergenza, la crisi e il disagio economico mordono sempre, oggi ancor di più, e i Comuni mettono in campo ulteriori misure per dare una mano alle famiglie maggiormente in difficoltà.

Così a Lissone il municipio ha stanziato nelle ultime settimane quasi 5mila euro di fondi per sostenere i residenti più fragili e chi fatica persino a fare gli acquisti basilari del cibo, dovendo ricorrere ai pacchi alimentari per mettere assieme pranzi e cene decenti. In particolare, dei 4.680 euro complessivi, 2mila sono stati impegnati per aiutare gli abitanti in stato di indigenza, assicurando loro, da qui alla fine dell’anno, un pasto caldo al giorno e i farmaci essenziali per chi è affetto da malattie invalidanti. Con mille euro sarà garantito a queste persone in condizioni di grave difficoltà economica, seguite dai servizi sociali, di potersi recare a pranzo nella mensa del Centro sociale Botticelli, il pensionato-studentato di proprietà del Comune gestito dal Consorzio Comunità Brianza, mentre altri 1.000 euro saranno utilizzati per permettere a questi lissonesi di avere, attraverso le farmacie comunali, i medicinali loro prescritti per particolari patologie invalidanti ma non dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale.

Altri fondi sono stati poi stanziati per acquistare cibo fresco con cui fornire pacchi di generi alimentari e prodotti di prima necessità alle famiglie che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese. Solo l’altro giorno il municipio ha impegnato 1.210 euro per integrare le risorse a disposizione del progetto Dike, il servizio di solidarietà alimentare attivato al Centro Botticelli: i soldi serviranno a comprare prodotti freschi da inserire in pacchi per i nuclei familiari più in sofferenza, anche per il perdurare dell’emergenza Covid. I pacchi saranno distribuiti tra fine mese e i primi giorni di febbraio.

Già nelle settimane passate erano stati adoperati a tale scopo altri 1.470 euro. Sono circa una quarantina le famiglie della città che fanno ricorso a questo supporto. A Sovico invece il Comune ha acquistato 682 buoni-spesa del valore di 25 euro l’uno, per un totale di 17mila euro, da fornire agli abitanti in difficoltà per poter fare acquisti alimentari nel supermercato del paese.