REDAZIONE MONZA BRIANZA

Il Comitato Aria Pulita all’attacco: "Posti di blocco in tutta la città per multare chi viola le regole"

Tra le realtà cittadine più sensibili al tema dell’inquinamento atmosferico, c’è senz’altro il Comitato Aria Pulita di Monza, da anni...

Tra le realtà cittadine più sensibili al tema dell’inquinamento atmosferico, c’è senz’altro il Comitato Aria Pulita di Monza, da anni...

Tra le realtà cittadine più sensibili al tema dell’inquinamento atmosferico, c’è senz’altro il Comitato Aria Pulita di Monza, da anni...

Tra le realtà cittadine più sensibili al tema dell’inquinamento atmosferico, c’è senz’altro il Comitato Aria Pulita di Monza, da anni impegnato in analisi sul campo e battaglie per sollecitare all’Amministrazione decisi interventi di contrasto al problema. "Ora che ci sono i divieti di circolazione occorre fare le multe – dichiara il promotore del Comitato Aria Pulita Cruciano Nasca –. Purtroppo se non si multa chi trasgredisce alle disposizioni, il rischio è che non vengano nemmeno osservate. A mio avviso bisognerebbe mettere posti di blocco in tutte le vie d’accesso della città e beccare chi accede con veicoli inquinanti nei giorni di divieto, per lanciare un messaggio netto: multati i primi, il divieto verrebbe preso sul serio e porterebbe a maggiori benefici".

"Tutti i cittadini devono capire che è molto importante per la salute non aumentare i gas di scarico dalle 7.30 alle 19.30 – continua l’attivista – perché sono orari con un traffico veicolare intasato in cui l’aria è irrespirabile. Bisogna arrivare realmente a questa consapevolezza e pensare realmente a delle soluzioni alternative all’uso dell’automobile, quantomeno per le aree più intasate del centro". Lui una proposta ce l’ha: "Una soluzione potrebbe essere potenziare un sistema di parcheggi periferici collegati al centro città, all’ospedale e alla stazione, con navette elettriche. Abbiamo aree grandi da poter destinare a questa funzione, come quella dello stadio, o nel Parco, o ancora a San Fruttuoso". "Chiaro che per arrivare a questo – prosegue – ci vogliono le navette, ci vuole un trasporto pubblico locale potenziato. Ma questa è la soluzione più facile e possibile. Altri obiettivi, pure corretti, come quello di una rete più fitta di piste ciclabili, hanno invece tempistiche più lunghe di realizzazione e richiedono una certa attenzione affinché non si creino peggioramenti nella viabilità". Sui rimedi proposti dall’amministrazione, ad iniziare da uno studio più dettagliato sulla qualità dell’aria e sui flussi di traffico, l’attivista si dice favorevole, "a patto che i dati rilevati da queste nuove 5 centraline, volute meritoriamente dall’ex assessora Giada Turato, vengano effettivamente divulgati e resi disponibili alla popolazione, fatto che finora non si è verificato".

La consapevolezza, in ogni caso, è che l’inquinamento atmosferico non derivi solo dalle automobili. "I veicoli aggravano una situazione di inquinamento che esisterebbe anche senza – osserva l’ambientalista –. Ce ne siamo accorti durante il Covid, periodo in cui i dati a Monza degli agenti inquinanti erano comunque alti. Bisogna mettere mano ai sistemi di riscaldamento e verificare l’efficienza delle caldaie, a partire dagli edifici comunali".

A.S.