ALESSANDRO CRISAFULLI
Cronaca

“Il cammino di Venere“, 55 storie di donne

Il libro realizzato dall’Associazione Zenzero è un ponte tra l’Italia e l’Africa: incontri, attività e cucina per un futuro migliore

di Alessandro Crisafulli

Un libro, 55 volti di donne, altrettante storie. Per raccontarsi e ispirare, in un ponte tutto rosa tra l’Italia e l’Africa. Ma anche per aiutare altre donne, a trovare coraggio, scendere in campo, darsi da fare, per un futuro migliore. Si intitola "Il cammino di Venere" ed è stato realizzato dall’Associazione Zenzero, di cui Stefano Sala, desiano, è vicepresidente.

"E’ un viaggio di esperienze femminili: ragazze e donne adulte che raccontano un momento significativo della loro vita, un sentimento provato, un’impronta indelebile nel cuore e nella mente – racconta, sintetizzando il lavoro -. E’ un’esplorazione intima di 55 storie, scritte di prima mano, le cui parole sgorgano come un fiume di emozioni, di ricordi, di successi raggiunti e di fatti significativi. Non sono eroine del mondo moderno, sono donne responsabili del futuro, consapevoli del ruolo nella società, pronte a testimoniare la bellezza e il valore dell’universo femminile". I fondi raccolti con la vendita del libro saranno interamente devoluti alle donne sostenute da Associazione Zenzero in Africa e alle donne fragili del territorio.

"In particolare per progetti di imprenditoria sociale in Ghana, per la formazione delle donne presso il centro di raccolta e riciclo di Adoagyiri", specifica Sala. "Un libro che raggruppa 55 sfaccettature di donne, che racconta storie diverse tra di loro, ma accomunate dalla voglia di mettersi in gioco, di esternare i pensieri più reconditi. Dietro ogni racconto c’è una donna viva, una donna semplice che si vuole mettere a nudo, che vuole trasmettere la propria esperienza a beneficio di altre donne, che si possono identificare in uno dei racconti, perché ogni storia rappresenta un pezzetto di vita", aggiunge la numero uno di Zenzero, Jane Lepori.

E tra di esse c’è anche Aline Marques, che da parecchi anni vive a Desio dove lavora in prima linea per l’integrazione delle donne straniere attraverso... i fornelli. "Faccio parte di ‘Donne senza frontiera’ – si racconta - un gruppo che, attraverso il cibo, fa conoscere la propria cultura agli altri, attraverso ingredienti, sapori e usanze. All’inizio era rivolto alle donne straniere con problemi di integrazione, poi man mano si sono aggiunte anche donne italiane, curiose di assaggiare e scoprire gusti e culture differenti. La bellezza di condividere momenti dove conoscere e conoscersi, partendo dalla cucina, è unica".

Con il tempo il gruppo è cresciuto sempre di più, fino a creare la "Casa delle Donne", "dove svolgiamo varie attività e incontri – aggiunge Aline - ora abbiamo anche la nostra cucina, era il nostro sogno! Ma non ci siamo fermate e abbiamo abbracciato altre ricchezze: i ragazzi diversamente abili, con i quali abbiamo creato degli incontri culinari dove sono proprio loro i protagonisti e imparano a cucinare".