STEFANIA TOTARO
Cronaca

I veleni evaporati. Ricorso sulla bonifica: "Inutile spendere sette milioni di euro"

La curatela fallimentare dell’ex raffineria porta le carte in Procura "Blocchiamo questo folle e osceno sperpero di denaro pubblico".

Nuova ondata di ricorsi giudiziari e un esposto alla Procura di Monza sui finanziamenti per la bonifica dei terreni inquinati delle ex Lombarda Petroli e Immobiliare Villasanta in liquidazione, dove però a sorpresa il lotto C non risulta più da sanare perché gli idrocarburi sono nel frattempo evaporati. A rivelarlo uno studio fatto eseguire dalla curatela, che di fatto potrebbe sconfessare le perizie sugli inquinanti risalenti al 2007. E rendere non più necessario lo stanziamento dei 7 milioni di euro dai fondi del Pnrr. Per questo, l’avvocato della curatela di Immobiliare Villasanta, Umberto Grella, ha presentato un ricorso al Tar della Lombardia contro il Ministero della Transizione Ecologica, la Regione Lombardia, la Provincia di Monza e Brianza e il Comune di Villasanta per "bloccare questo folle e osceno sperpero di danaro pubblico".

"I risultati dei prelievi eseguiti non mostrano più il superamento delle soglie di inquinamento previste - si legge nell’istanza- Si presume che fenomeni di evaporazione abbiano fatto venire meno in questi 17 anni il materiale inquinante. Quindi non ha alcun senso investire risorse per bonificare un sito che non è più inquinato". Nel ricorso si punta sul fatto che "nessuno si è preoccupato in oltre due anni di andare a rifare i prelievi per verificare la situazione di inquinamento segnalata dal vetusto piano di bonifica del 2007" mentre i soldi del Pnrr potrebbero essere utilizzati "per lo sgombero delle 35 cisterne contenenti 1.600 tonnellate di rifiuto tossico nocivo presenti sul lotto E" rimaste ancora dopo lo sversamento dalla ex raffineria nel 2010 di quasi 3mila tonnellate di gasolio e oli combustibili, che dal fiume Lambro finirono fino al delta del Po. Per questa bonifica la Regione ha annunciato un finanziamento di mezzo milione di euro. Altri soldi pubblici non necessari per la curatela del fallimento della Lombarda Petroli, che ha presentato un ricorso al Tar di Milano e un esposto alla Procura di Monza. "Nessun tipo di inadempienza è addebitabile a noi- scrivono nell’esposto la curatrice fallimentare Elisabetta Brugnoni e l’avvocato Gabriele Minniti - L’area è in uno stato di abbandono e degrado, ma non sussiste alcun pericolo per la salute pubblica".