REDAZIONE MONZA BRIANZA

"I ragazzini e le notti brave Teniamo tutti alta la guardia"

La prefetta Patrizia Palmisani fa il punto sulla sicurezza e propone una cabina di regia. A Monza e hinterland reati in calo, ma aumentano abusi sessuali e maltrattamenti

Ritrovi di giovani a rischio, mala-movida o eccessi e consumo di stupefacenti fanno parte delle serate monzesi, ma fenomeni più gravi di criminalità causati dalle cosiddette baby-gang non ci sono. A Monza e nel territorio circostante non vengono segnalate bande di ragazzi organizzate per commettere reati ma non per questo i fenomeni giovanili non rientrano nelle attenzioni delle forze dell’ordine. Perché, spiega il prefetto Patrizia Palmisani, "ci sono situazioni a rischio, comportamenti di gruppi di giovani che non arrivano a commettere reati ma sono fuori dalle regole. C’è la necessità di affrontare la questione perché queste situazioni non degenerino. Per questo è stato attivata a Monza una cabina di regia che si pone l’obiettivo di promuovere un coordinamento delle iniziative che le istituzioni chiamate a curare la sicurezza dei cittadini, insieme agli enti locali, alla scuola e alle associazioni di categoria, possono intraprendere per approcciare il fenomeno del disagio e delle devianze in un’ottica di sostegno ai giovani e di prevenzione di derive delle realtà a rischio. Il primo incontro ha consentito di definire le attività che saranno curate da specifici tavoli tematici che prenderanno avvio nelle prossime settimane". Le problematiche della mala-movida e legate a certi ritrovi tra giovani sono state uno dei temi affrontato ieri dall’incontro organizzato dal Prefetto con i sindaci e i rappresentati delle forze dell’ordine dell’area centrale della Brianza, il territorio che comprende Monza e altri 11 Comuni circostanti, con l’obiettivo di aprire un confronto sullo questioni di sicurezza, protezione civile, ma anche immigrazione presenti. Una riunione in cui sono stati presentati anche i dati aggiornati all’ultimo anno sull’andamento dei reati commessi sul territorio e messi in relazione con il 2019, l’ultima annata non condizionata dal periodo dalle misure anticovid. L’analisi presentata dal prefetto indica una riduzione del 4,08% dei reati nel corso del triennio, passati dai 10.923 del 2019 ai 10.477 del 2021. Nel dettaglio i reati contro il patrimonio sono calati del 6,37%, con una contrazione dei furti del 22,34% e delle rapine del 21,77%, mentre sono cresciuti i dati delle violenze sessuali (19 nel 2021, 13 nel 2019) e i maltrattamenti in famiglia (71 nel 2021, 63 nel 2019). L’emergere di reati di questo tipo è associata alla tendenza all’aumento delle denunce da parte delle vittime alla quale ha contribuito anche la nuova procedura del ‘codice rosso’. E sono anche venuti alla luce più casi di truffe, in particolare di frodi informatiche (+55,5% rispetto al 2019) che colpiscono soprattutto persone fragili e anziani.

Sono invece in calo i reati in materia di stupefacenti, passati da 129 nel 2019 a 73 nel 2021 (-43,41%). "Proseguiamo con fermezza nelle attività di presidio e vigilanza legate alle competenze della Polizia locale - ha commentato il sindaco Paolo Pilotto -. Contemporaneamente condividiamo la scelta del Prefetto di intraprendere un lavoro condiviso per far fronte ad alcune preoccupazioni legate al mondo giovanile".