Una carica di 50mila pigri, una fetta dei quali anche in Brianza, ha mollato il divano sfruttando Movement, le 100 giornate del benessere messe in campo da InSport in quest’autunno nei centri che gestisce. Cinque sul territorio: Arcore, Concorezzo, Seregno, Giussano e Cesano Maderno. Tante iniziative, dal nuoto al fitness, e a disposizione dei più recalcitranti alla conversione, uno staff di istruttori.
Il successo della formula ormai consolidata è tutto nell’abbinamento “remise en forme“-divertimento, "senza barriere, limiti di età o di condizione fisica, è un’iniziativa per tutti". Il progetto in chiave locale ha coinvolto bambini, giovani, adulti, famiglie che hanno avuto un solo compito: presentarsi nei giorni prescelti negli impianti preferiti.
"Lo sport come strumento di prevenzione è da sempre una nostra priorità - sottolinea la società - nonostante le gravissime ripercussioni dirette e indirette subite in questi anni prima a causa della crisi sanitaria e poi di quella energetica, il programma non ha mai subito battute d’arresto e per noi è motivo d’orgoglio". L’obiettivo delle giornate infatti è "incentivare quante più persone possibile a prestare sempre più attenzione alla propria condizione psico-fisica come punto di partenza per un corretto stile di vita". Un modo per riconquistare l’equilibrio e conservarlo grazie a scelte diverse e il movimento è in cima alla lista. Ma non solo, c’è anche l’alimentazione. "Le iniziative hanno avvicinato alla tavola sana tutti i partecipanti per correggere gli eccessi", ancora la società. E qui la battaglia è al sovrappeso, nemico numero uno della salute, in aumento anche fra i ragazzi.
I dati spiegano che ce n’è bisogno. Uno studio della Società di pediatria conferma infatti che solo il 40 per cento dei giovanissimi fa sport e il 26 per cento mangia frutta meno di una volta al giorno. Il tema di questa edizione, “Meglio piano che sul divano“, è diventato anche una gara tra strutture a chi "riusciva a fare alzare più persone dal salotto per dedicarsi all’attività fisica". La “chiamata“ a tutti coloro che non praticano attività fisica-sportiva ha funzionato , la battaglia è stata intensa e alla fine ha vinto il Centro sportivo di Cesano Maderno, seguito da quello di Giussano, su diciotto concorrenti. In entrambi i poli i nuovi atleti sono stati accolti a braccia aperte per aiutarli a cambiare idea. E ha funzionato: "Più cura di sé significa anche più energia nella vita di tutti i giorni".Barbara Calderola