
Intervistate 270 persone in attesa ai Cup brianzoli: il 21% delle visite sono state cancellate la settimana prima
Tempi di attesa infiniti nella sanità. Ad oggi, con un’impegnativa del medico di famiglia per una visita oculistica e prescrizione lenti, si trova il primo appuntamento all’ospedale Sant’Anna di Como per gennaio 2026. A Brescia si va a febbraio 2026, mentre per le provincie di Monza Brianza, Milano città e provincia non se ne parla proprio: la lista, sul portale di prenotazione regionale appare chiusa.
Per una risonanza magnetica alle anche, dai primi di marzo, per un vero colpo di fortuna, si è trovato un posto all’ospedale di Garbagnate (utente monzese) per fine aprile; cercando oggi servono 120 giorni di attesa. In ogni caso fuori zona. Per la cataratta si va oltre l’anno di attesa."Non è un problema di Monza o Vimercate – spiega Paolo Monguzzi, front office Asst Brianza – è un problema regionale. Lo stesso per dermatologia: mancano i medici". I tempi di attesa in Sanità sono stati oggetto di un incontro seguitissimo a Brugherio, in sala consiliare, a cura dell’Associazione Brugherio Salute. Pippo Natoli, presidente di Cittadinanattiva, ha spiegato che se al momento della prenotazione ci comunicano che la lista d’attesa è bloccata, bisogna segnalare il fatto, inviando tramite comunicazione ufficiale (via pec) alla direzione generale dell’azienda sanitaria, all’assessorato alla Sanità della Regione e a Cittadinanzattiva il modulo per richiedere lo sblocco delle liste e l’applicazione dell’ammenda, e chiamare il Cup per conoscere quali altre strutture possono erogare la prestazione.
"Il decreto liste d’attesa pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 178 del 31 luglio 2024 – spiega Natoli – ha disposto importanti novità, tra cui il divieto di bloccare o chiudere le liste d’attesa e la possibilità di sanzioni per l’azienda inadempiente. Nel caso di superamento dei tempi massimi per visite o esami, invece, il suggerimento è di inviare il nostro modulo all’azienda sanitaria di riferimento per chiedere l’individuazione della struttura pubblica o convenzionata in grado di erogare la prestazione di diagnostica o specialistica entro i tempi massimi stabiliti o autorizzare la prestazione in intramoenia senza oneri aggiuntivi oltre al ticket. È bene inserirsi comunque in lista d’attesa, anche se non sono rispettate le condizioni di prescrizione, proprio per dimostrare l’impossibilità di ottenere il diritto, quando si contatterà la Ats successivamente".
Per riscontro abbiamo chiesto come gestisce le liste d’attesa l’azienda San Gerardo. La direzione ha confermato che "in applicazione alla normativa e delle indicazioni di sistema in materia, la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori attua la gestione delle liste di attesa implementando il percorso di tutela e di presa in carico delle richieste. In caso di non disponibilità entro le tempistiche previste dalla classe di priorità indicata sull’impegnativa, si procede a prendere in carico l’impegnativa anche attraverso la ricerca attiva nelle strutture del territorio di competenza".