ALESSANDRO SALEMI
Cronaca

I fondi europei della difesa per la M5: "Provocazione? No, è una strategia"

Monza, la consigliera Sassoli rilancia la proposta dell’associazione Hq

Monza, la consigliera Sassoli rilancia la proposta dell’associazione Hq

Monza, la consigliera Sassoli rilancia la proposta dell’associazione Hq

Da suggestione a ipotesi concreta. A rilanciare la proposta dell’associazione HqMonza, che suggerisce di utilizzare parte dei fondi europei per la difesa per finanziare il prolungamento della linea M5 fino a Monza, è la consigliera regionale e comunale di Noi Moderati, Martina Sassoli (foto). "Non è una provocazione – precisa – ma una riflessione concreta sul ruolo delle infrastrutture civili all’interno della strategia di difesa moderna. In un contesto europeo dove la “difesa civile” torna al centro del dibattito, anche il trasporto pubblico può diventare un asset strategico". Secondo Sassoli, i 589 milioni di euro che mancano per completare l’opera potrebbero arrivare proprio da quei fondi, troppo spesso associati esclusivamente all’acquisto di armamenti. "Ma oggi la difesa non è solo militare – osserva –. È capacità di adattamento, reazione e protezione del territorio". Evidenzia, la consigliera, anche l’opportunità politica dietro questa ipotesi. "La Lombardia – sottolinea – versa ogni anno 54 miliardi di euro in residuo fiscale. Eppure fatica a veder finanziato un progetto cui manca ancora poco più di mezzo miliardo. Se la finanza pubblica non riesce a colmare il gap, allora è il momento di pensare fuori dagli schemi. I fondi per la difesa infatti - continua - non sono vincolati all’acquisto di armamenti o allo sviluppo di tecnologie belliche. Possono essere impiegati anche per finanziare infrastrutture che facilitano la mobilità di emergenza, il trasferimento rapido di personale, la protezione civile e la resilienza urbana".

È stata proprio Sassoli a mettere d’accordo tutti in Regione e in Comune, ottenendo il voto favorevole di entrambe le aule, sulla richiesta di procedere ai lavori di prolungamento della lilla in un unico lotto. Ora l’evenienza di poter accedere ai fondi del riarmo europeo potrebbe riaprire le speranze di una copertura integrale dei 589 milioni, evitando soluzioni volte al risparmio, come quella del taglio di qualcuna delle 11 fermate previste dal prolungamento, di cui 7 monzesi (ognuna delle quali costa tra i 60 e i 90 milioni). È stata questa l’ipotesi formulata per primo da Massimiliano Romeo, capogruppo della Lega in Senato, che contava in questo modo di ridurre la spesa degli extracosti a una quota più vicina ai 300 milioni che il Governo aveva già trovato modo di recuperare a dicembre, con una spalmatura in 10 anni dal 2027 al 2036.

A.S.