di Barbara Calderola
Dalla scuola, alle aziende, al rientro dall’estero: Ats Brianza attiva un call center (0392369000) per rispondere a tutti i dubbi sul Covid. Per mezza giornata dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30, gli operatori dell’Azienda rispondono direttamente ai cittadini. Il tasto 8, dedicato ai vaccini, è il più gettonato in queste ore fra campagna over 80, docenti e fragili. Dubbi e incertezze spingono i pazienti a chiamare. Ma si possono ottenere indicazioni anche sui tamponi (opzione 4), sul rientro dal periodo di sorveglianza (tasto 1); sulle diagnosi di positività (3).
In menu ci sono otto voci, ma c’è soprattutto la voglia di facilitare la vita a migliaia di persone confuse dall’andamento delle operazioni di salvataggio dal virus fra dosi che scarseggiano e ritmo non proprio incalzante delle iniezioni. Anche se sul territorio è già stato vaccinato quasi il 45% dei 72mila 745 ultraottantenni iscritti al portale Aria.
È stato proprio il gestore delle prenotazioni a creare disguidi e infine a generare incertezza che la nuova linea telefonica diretta proverà a spazzare via. Una scelta per superare la fase più critica dell’operazione di immunizzazione che non riesce a entrare nel vivo. L’Azienda si prepara a fare grandi numeri con nuove linee vaccinali, ma l’arrivo delle dosi resta il nodo da sciogliere. Mentre non si allenta la pressione sugli ospedali. Nell’Asst Brianza i ricoverati salgono a 325 (172 a Vimercate, 84 a Desio e 44 a Carate, più 25 in attesa di essere trasferiti in reparto nei tre poli), dopo la piccola riduzione dell’altro ieri, quando erano scesi a 320. I gravissimi restano 18, 55 i malati in condizioni critiche sotto al casco o con la mascherina per respirare.
"Siamo di fronte a oscillazioni fisiologiche – sottolineano dalla Direzione – lontane da una vera tregua". Si aspetta il picco e c’è già chi parla di quarta ondata. Una sciagura da scongiurare appunto con la vaccinazione di massa. Il miraggio al quale si aggrappano tutti aspettando il cambio di passo sulle inoculazioni già annunciato e non mantenuto troppe volte. L’arrivo delle Poste dovrebbe risolvere le falle organizzative che hanno avvelenato il clima negli ultimi giorni, ma la luce in fondo al tunnel si vedrà solo con le forniture massicce di fiale.