
Francesco Fanizza, titolare di un locale a due passi dall’ex Snia
Una città sempre più spettrale, furti dilaganti, persone poco raccomandabili che si aggirano. I commercianti di via Umberto I raccontano la situazione che si vive a due passi dal municipio. "È triste – dice Francesco Fanizza, titolare di un locale – la via principale della città è diventata un luogo da cui i varedesi cercano di tenersi alla larga. Chi vi deve passare, magari i pendolari del treno, li vediamo passare a testa bassa. Tirano diritto senza fermarsi. Alle 19, poi, in questa zona c’è un’atmosfera da coprifuoco. Le attività commerciali ne risentono. Per me è leggermente diverso, avendo un locale serale. Gli altri, invece, stanno pagando pesanti conseguenze. Sono stato contattato da un artista che doveva venire nel mio locale e, dopo aver visto un servizio in televisione, alla fine ha preferito rinunciare". Tra i commercianti c’è chi non si vuole esporre. Tutti manifestano gratitudine al sindaco Filippo Vergani e alle forze dell’ordine. La chiusura del cancello principale della Snia ha prodotto risultati favorevoli.
"Qualcosa è cambiato – commenta Morena Fabbri, titolare della pasticceria situata a fianco della Snia – vedo molta attenzione da parte delle istituzioni e delle forze dell’ordine. Ci sono voluti due anni per chiudere il cancello. Il sindaco ci ha detto che intende illuminare anche tutto il piazzale per scoraggiare spacciatori e clienti. Negli ultimi mesi, però, tutte le attività del centro hanno subito furti, così come molte abitazioni. Spaccati i finestrini delle auto per cercare qualche spicciolo. Speriamo che presto sia solo un ricordo".
G.G.