
"I cassonetti sono ridotti a discariche"
Sono installati con lo scopo di raccogliere indumenti usati per i bisognosi, ma ormai, in tanti punti di Monza, sono finiti per essere discariche di immondizia a cielo aperto. È la sorte di molti cassonetti gialli di raccolta indumenti della Caritas, che sempre più cittadini stanno segnalando all’amministrazione per la situazione di degrado che stanno vivendo, spesso stracolmi e circondati da sacchetti abbandonati. A denunciare la situazione in Consiglio comunale diversi consiglieri. "A Monza abbiamo la presenza di una serie di cassonetti gialli gestiti in collaborazione con la Caritas - esordisce il consigliere del Pd Stefano Toselli -, iniziativa nobile che è giusto portare avanti. Frequentemente però i cassonetti sono usati impropriamente, riempiti di rifiuti non idonei e vittime di accumuli di materiale inutilizzabile e sporcizia. Spesso inoltre si verificano atti di vandalismo, furti che danneggiano sia le strutture sia gli indumenti stessi". Da qui la segnalazione di due vie: "In particolare so delle criticità su quelli di via Machiavelli e di via Toscana, all’ingresso della scuola media Zucchi, che creano un danno anche in termini di decoro". A fargli seguito il consigliere di Noi con Dario Allevi, Stefano Galbiati: "Un grosso problema c’è sul cassonetto di ritiro di tessili vicino alla biblioteca di San Rocco, diventato discarica a cielo aperto, anche se in quasi tutti i cassonetti in città la situazione è ormai drammatica". L’assessora alla Partecipazione Andreina Fumagalli ha risposto facendo presente come ci sia una differenza sostanziale tra i cassonetti inseriti in contesti presidiati, rispetto a quelli in posizione isolata, per cui ha lasciato intendere che la soluzione possa essere un riposizionamento strategico.
A.S.