DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza, i bambini cantano la Turandot: in scena tremila alunni e 66 scuole

Il progetto Opera Domani coinvolge i giovani allievi delle elementari e medie del territorio. Nel centenario della morte di Puccini protagonista una delle sue opere liriche più celebri.

I bambini cantano la Turandot. In scena tremila alunni e 66 scuole

I bambini cantano la Turandot. In scena tremila alunni e 66 scuole

La principessa Turandot sta per entrare in scena e dalla sala si alza in coro di voci bianche. "Là, sui monti dell’est, la cicogna cantò. Ma l’april non rifiorì, ma la neve non sgelò…!". Si tratta di uno dei brani più celebri dell’omonima opera di Giacomo Puccini, il grande compositore di cui quest’anno si ricordano i cento anni dalla morte. E a intonare il brano sono i bambini delle scuole della Brianza. È tornata Opera Domani, progetto cardine della piattaforma Opera Education. Per questa XXVIII edizione metterà in scena, in coproduzione con Opéra Grand Avignon, “Turandot. Enigmi al museo“, con la direzione musicale del Maestro Sieva Borzak e la regia di Andrea Bernard. "La caratteristica principale di Opera Education è quella di produrre spettacoli partecipativi - fanno sapere dall’organizzazione - che coinvolgono il pubblico di piccoli spettatori attraverso il canto e la gestualità. I bambini e ragazzi arrivano a teatro preparati per prendere parte allo spettacolo e diventare i veri protagonisti, cantando alcune arie e intervenendo con piccoli oggetti di scena". I kit per preparare maschere e ventagli sono già nelle case di migliaia di bambini, che girano per casa intonando intonando brani come “Gira la cote“ o fa migliarizzano con le note di “Nessun dorma“.

Solo in Brianza il progetto coinvolge tremila tra alunni e docenti e 66 scuole, da Monza a Concorezzo, da Muggiò Triuggio ad Albiate, Bellusco, Mezzago, Vimercate, Giussano, Seregno, Lesmo, Villasanta, Nova Milanese, Lissone. La maggior parte scuole primarie. Andranno a vedere l’opera suddivisi tra Teatro Sociale di Como, Teatro Lirico Giorgio Gaber e Teatro degli Arcimboldi a Milano, e Teatro Sociale di Bergamo. C’è chi ha già cominciato il 14 febbraio per il resto dele recite si arriverà sino a primavera. "Opera Educationdal 1996 promuove la passione per l’opera nel giovane pubblico come strumento per una formazione più completa - spiegano - Realizziamo progetti di formazione musicale tramite le scuole e produciamo spettacoli di teatro musicale e di opera per bambini e per le loro famiglie". E ancora: "Crediamo in un’idea di opera lirica capace di coinvolgere e incantare le nuove generazioni e il pubblico contemporaneo. Ogni anno produciamo spettacoli progettati con cura dall’incontro di registi, scenografi, compositori, operatori teatrali e pedagogisti per rivolgerci a diverse fasce d’età e target: dalle famiglie in dolce attesa, passando per bambini e ragazzi in età scolare, fino ai giovani adulti e anziani". Ma chi lavora dietro tutto questo? "I nostri spettacoli sono affidati a giovani artisti, selezionati attraverso la rete di Aslico, realtà italiana di riferimento per i professionisti emergenti nel mondo dell’opera". Aslico, Associazione Lirica e Concertistica, è una realtà in Italia che dal 1949 ha sfornato talenti del calibro di Carlo Bergonzi, Piero Cappuccilli, Mirella Freni, Katia Ricciarelli, Renata Scotto, solo per citarne alcuni. L’educazione delle nuove generazioni è appunto il punto cardine, con i progetti “Opera meno9 (in attesa)”, Opera Baby (6-36 mesi), Opera Kids (3-6 anni) e appunto Opera domani (6-14 anni) ma anche Opera smart (14-30 anni).

"A rendere speciali i nostri spettacoli è proprio il nostro pubblico. Le rappresentazioni invitano gli spettatori a contribuire alla rappresentazione, coinvolgendo il pubblico di grandi e piccini a prendere parte attivamente allo spettacolo attraverso canti, oggetti e coreografie. “Partecipazione” è la parola chiave dei nostri progetti".