MARCO GALVANI
Cronaca

Grand Tour in Brianza, sulle orme di Stendhal

Il progetto, finanziato dalla Regione, rievoca in chiave moderna i viaggi di educazione dell’élite europea fra Settecento e Ottocento

Giuseppe Distefano, direttore del Consorzio Villa Reale e Parco

Monza,14 ottobre 2021 -  Un Grand Tour nel cuore della Lombardia. Da Leonardo a Manzoni tra arte, cultura, natura e paesaggio. Un suggestivo percorso - proposto dal Consorzio Villa Reale e Parco di Monza insieme con le comunità montane Valsassina Valvarrone Val D’Esino e Riviera e Lario Orientale Valle San Martino – che ha ottenuto un finanziamento di 100mila euro da Regione nell’ambito della terza edizione del bando Viaggio #inLombardia. "Il progetto intende rievocare in chiave moderna il concetto di Grand Tour, ovvero il viaggio di educazione che l’élite europea realizzava tra il Settecento e l’Ottocento - spiega Giuseppe Distefano, direttore del Consorzio -. Emblema delle migliori tradizioni, luogo di ritorno alle origini, custode della cultura classica, l’Italia era la destinazione più ambita e la Lombardia era meta prediletta soprattutto di tedeschi, svizzeri, austriaci, scandinavi, inglesi e russi. Il Grand Tour è stato il primo episodio documentato di viaggio diffuso, quasi precursore di quel turismo di massa affermatosi nella seconda metà del Novecento. Con il Grand Tour nel cuore della Lombardia vogliamo riportare all’attenzione le innumerevoli tracce della più nobile tradizione lombarda con il suo impressionante repertorio di testimonianze culturali, architettoniche, paesaggistiche e naturali disseminate tra Milano, l’Adda, Monza e la Brianza, il Lario e la Valsassina. L’itinerario odierno, però, si offre a tutti – viaggiatori curiosi, turisti in cerca di nuove esperienze, famiglie, giovani e studenti – senza distinzioni di classe o di genere". L’impegno è la "promozione e qualificazione del territorio in chiave turistica, realizzando un itinerario che parte dai capoluoghi di provincia e si snoda attraverso destinazioni fuoriporta a volte poco conosciute anche dai lombardi pur avendo tanto da offrire dal punto di vista culturale, artistico, paesaggistico e naturalistico". I visitatori avranno l’occasione di compiere un "grande viaggio" tra le terre definite un tempo come il giardino del Bel Paese, che a sua volta appariva agli occhi dei Grand Tourist come il giardino d’Europa. Ma "sarà anche l’occasione di un grande viaggio a ritroso nella formazione dell’identità di una regione e del suo popolo e, allargando gli orizzonti, nella formazione dello spirito europeo moderno". L’obiettivo, adesso, è procedere nelle prossime settimane alla sottoscrizione degli atti di assegnazione del bando per essere operativi con i primi viaggi nel corso del 2022. «L’interesse per gli itinerari percorsi in passato - l’approccio del direttore - merita di essere recuperato e valorizzato in una chiave moderna per permettere ai turisti e ai visitatori di ammirare i luoghi, viverli come occasione di apertura del pensiero, leggerli e interpretarli nella loro dimensione storica che tiene insieme passato, presente e futuro e infine assaporare appieno l’esperienza pedagogica del viaggio, troppo spesso dimenticata da una contemporaneità che ha la memoria limitata". E "in quest’ottica di partecipazione a bandi per finanziamenti pubblici, il Consorzio sta presentando vari progetti sia a livello regionale sia a livello nazionale - anticipa Distefano - in linea con quella che è la missione istituzionale della Villa e del Parco. Un lavoro importante per prepararsi anche ai bandi, di prossima pubblicazione, che conterranno i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza".