
Niente grande tennis in autodromo di Monza
Monza, 21 luglio 2014 - Un Gran premio in salita. La prevendita dei biglietti per la Formula Uno è «in calo netto» rispetto all’anno scorso. L’ultimo bollettino degli uffici della direzione dell’Autodromo certifica un’estate rovente sul fronte del prossimo Gp d’Italia. La favola del 2013, quando a luglio era stata registrata una crescita del 10% sul circuito vendita dei ticket, è svanita con la stagione in penombra della Ferrari e con un listino prezzi che, in un periodo di difficoltà economica, tiene lontani da prato e tribune molti appassionati. Anche nonostante le offerte speciali rivolte a chi compra on line sul sito del circuito e i pacchetti scontati a 170 euro per tre giorni sulle gradinate davanti ai box.
L’anno scorso è andato a gonfie vele, mentre quest’anno il «reclutamento» dei tifosi è spinto - almeno per ora - da una brezza leggera. Ancora lontano dall’obiettivo raggiunto la scorsa stagione di 156mila presenze nell’intero fine settimana di gara. Ma in circuito confidano negli acquisti degli ultimi giorni al rientro dalle ferie estive per riuscire a riempire le gradinate prima dell’arrivo di Bernie Ecclestone e dimostrare che di Monza nel calendario mondiale non si può fare a meno.
Dopo le dichiarazioni del boss della Formula Uno che ha messo in discussione il rinnovo del contratto dopo il 2016 e dopo la lettera inviata proprio a Londra dal presidente di Sias (la società che gestisce l’Autodromo) e di Aci Milano, Carlo Edoardo Valli, con cui ha chiesto di rimandare a settembre qualsiasi trattativa, Monza deve riuscire a tirar fuori il classico coniglio dal cilindro. Perché al di là del fascino e della tradizione, nel mondo della Formula Uno quello che conta ha il profumo dei soldi. Ecclestone lo ha detto apertamente che «gli ultimi anni, da un punto di vista commerciale, sono stati un disastro». E quindi se Monza vuole restare in pista dovrà allinearsi ai canoni pagati dagli altri circuiti europei, raddoppiando quanto sta già versando (circa 11 milioni di dollari). Ecclestone non è più tornato sull’argomento ma a settembre manca un mese e mezzo.
I nuovi manager dell’Autodromo dovranno imbastire la trattativa con il numero uno del circus. Che, alla luce delle rassicurazioni ricevute l’anno scorso anche dal governatore della Lombardia Roberto Maroni sull’impegno del territorio per garantire un futuro al circuito, nel prossimo week-end della Formula Uno si aspetta di avere davanti qualcuno con idee chiare e il portafogli pieno.