
Giuseppe Colombo, di Giussano, ha donato le cornee
Una lettera del Papa e un’altra donazione. Momento molto intenso alla sezione di Giussano dell’Aido. Si comincia dall’atto di generosità di un donatore. Uno che per tutta la vita era entrato nelle case degli altri, dove era molo apprezzato come montatore di mobili, nella migliore tradizione brianzola dei legnamé. Questa volta, la sua ultima volta, è entrato nelle case di due perfetti sconosciuti a cui ha restituito la vista. Nel paese miracolo della Brianza, Giussano, 26.500 abitanti, è la donazione numero 261 (la nona dall’inizio dell’anno) dalla fondazione nel 1979.
Questa volta il donatore porta il nome di Giuseppe Colombo. Nato a Giussano 74 anni fa, è deceduto negli ultimi giorni all’hospice locale per un tumore. Abitava nella frazione Birone, anche se lui si era sempre sentito con orgoglio un “Painat”, un painese. Lascia la moglie Dorina Muner e il fratello Pietro. Fino alla pensione, aveva lavorato al punto vendita di arredamenti Area International di Carate Brianza, lungo la Valassina. Non avendo avuto figli, con la moglie Dorina aveva voluto esprimere la propria generosità “adottando” una famiglia in Kenia. E appena aveva potuto era anche andato a conoscerla e di tanto in tanto a farle visita. Il mare era la sua passione ma, quando era libero da impegni lavorativi, faceva rapide escursioni anche nelle vicine montagne. Amava anche il suo Milan di cui non si perdeva una partita in Tv.
Per la sua proverbiale generosità aveva dato immediato assenso alla donazione di organi al rinnovo dell’ultima carta d’identità. Dopo il decesso i sanitari dell’hospice di Giussano hanno così provveduto al prelievo delle cornee di Giuseppe perché altre due persone potessero tornare a vedere e alla vita piena. Anche l’Aido-Giussano ringrazia. Ed è proprio di questi giorni la notizia di una lettera inaspettata. A indirizzarla al presidente Piero Gallo e ai volontari del gruppo di Giussano addirittura il pontefice.
Tutto nasce dall’invio recentissimo di una pubblicazione a proposito delle attività dell’Aido giussanese, che ha raccolto le storie di tutti i donatori che si sono succeduti dalla fondazione nel 1979. Come l’uomo che nel giro di 10 anni ha ricevuto prima un cuore nuovo e poi il rene dalla moglie tuttora vivente. O la donna che in pochi mesi si è vista mancare padre, suocera e marito, tutti donatoridi organi. Racconti emozionanti, che hanno toccato il cuore di papa Leone XIV, che ha mandato una risposta attraverso la Segreteria di Stato: "Sua Santità ringrazia per il premuroso gesto e per i sentimenti di affetto che l’hanno ispirato".