Gli industriali al futuro sindaco: regole chiare, digitale e cantieri

Lo scenario delineato da Gianni Caimi, presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda. Per aiutare le imprese servono infrastrutture e investimenti sugli asset strategici come Villa e autodromo

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di Marco Galvani

"Occorre fare sistema e lavorare insieme, pubblico e privato, per affrontare le sfide che attendono il territorio e il suo tessuto economico".

Gianni Caimi - presidente della sede di Monza e Brianza di Assolombarda e membro del cda della Caimi Brevetti di Nova Milanese, storica azienda partita dall’invenzione della schiscetta per arrivare alla leadership in Europa nel settore dell’arredamento e dei complementi d’arredo di design - rivolge un appello al futuro sindaco del capoluogo della provincia.

Un territorio, la Brianza, di meno di 400 chilometri quadrati su cui insistono 74mila imprese e che è da sempre considerato una locomotiva economica.

Ma "le nostre imprese – la constatazione del presidente – stanno affrontando una situazione congiunturale molto difficile, dominata dalle conseguenze del conflitto tra Russia e Ucraina, dalla mancanza di materie prime e dagli aumenti dei prezzi di gas ed energia elettrica. Costi che per molte aziende stanno diventando insostenibili e che inevitabilmente stanno avendo ripercussioni economiche anche sul territorio che, tuttavia, deve continuare a essere attrattivo per generare ricadute positive sull’intero sistema economico-sociale".

Per questo motivo, aggiunge Caimi, "il governo del territorio deve poter assicurare alle imprese regole chiare e tempi certi nella relazione con la pubblica amministrazione, deve promuovere la realizzazione di infrastrutture digitali e sostenere la realizzazione delle opere viabilistiche strategiche per la mobilità di persone e merci, come la Pedemontana (che sarebbe la prima strada a scorrimento veloce tra l’est e l’ovest) e i prolungamenti delle linee della metropolitana che ridurrebbero in modo significativo il congestionamento del traffico da e verso la città metropolitana".

La Brianza sconta un sistema infrastrutturale che risale al Dopoguerra.

Ma un territorio diventa competitivo e cresce se può contare su professionalità specifiche e specializzate.

"I programmi educativi delle scuole devono essere in linea con le nuove professionalità di cui abbiamo bisogno, devono essere potenziati sulle materie tecnico-scientifiche per formare persone che possano supportare i processi di innovazione che sono in essere nelle nostre aziende – sottolinea il presidente Caimi –. Siamo anche disponibili a valutare insieme all’amministrazione comunale strategie per implementare nuovi percorsi formativi, quali ad esempio l’Isia o nuove opportunità per sviluppare acceleratori di imprese innovative sostenibili e digitali".

Inoltre, continua, "essere attrattivi per un territorio come la Brianza significa valorizzare e rilanciare i suoi asset più strategici: la Villa Reale, il Parco e l’Autodromo. Con le Università, i Centri di ricerca e le imprese, vanno sviluppati iniziative e progetti come quelli della guida autonoma, dell’innovazione del settore automotive, in particolare nella sensoristica".

Infine, "la Villa Reale e il Parco devono diventare catalizzatori di attività turistiche e culturali, per questo è essenziale sviluppare e implementare il più rapidamente possibile il Masterplan, dando idee di azione e di indirizzo strategiche ed efficaci".