
Giù la villa della criminalità. Ruspe sul terreno dell’illegalità: "Ora può tornare alle famiglie"
Ruspe al lavoro, in un terreno attiguo alla Valassina. C’è da abbattere un simbolo di illegalità e restituire l’area alla collettività. È il sindaco Simone Gargiulo ad annunciare l’importante novità, attesa da anni: "Sono finalmente cominciati i lavori di demolizione della villa con annesso capannone abusivi in via Valassina - sottolinea -. Qui sorgerà un’area verde attrezzata a disposizione delle famiglie. Il ripristino della legalità lo facciamo con i fatti e non a parole". Si tratta di una ex residenza lussuosa, con giardino, garage, magazzini, barbecue su un’area di oltre 3mila metri quadrati (nella foto l’area di cantiere). Ma con dentro anche piscina, idromassaggio, mosaici, colonne. Che sparirà in questi giorni, dopo una lunga battaglia giudiziaria durata 18 anni. Col proprietario, più volte coinvolto in grossi guai con la giustizia, che ha tentato in tutti i modi di salvarla. Qualche tempo fa la Giunta aveva approvato l’atto di indirizzo per la partecipazione all’avviso pubblico del ministero delle Infrastrutture, insieme a una variazione di Bilancio urgente. Nel documento viene ripercorsa la storia dell’immobile acquisito al patrimonio comunale, a titolo sanzionatorio, visto che il proprietario non ha mai ottemperato all’ingiunzione di demolizione.
La prima ordinanza è del 2005, quando a seguito dei sopralluoghi della polizia locale il Comune intimava la sospensione dei lavori, in assenza di titolo. Nel 2006, mentre i lavori procedevano, ecco la diffida dell’Ufficio Tecnico. Quindi richieste di sanatoria presentate e mai accolte; ordinanze, ingiunzioni, ricorsi e appelli al Tar, al Consiglio di Stato e perfino al Presidente della Repubblica. Tutto utile per guadagnare tempo e allontanare il giorno dell’abbandono. Ora il progetto prevede l’abbattimento delle opere abusive, compreso lo smaltimento della pavimentazione esterna. Seguirà il ripristino dell’area verde con l’inserimento di alberi, panchine e tavoli, affinché possa servire come area di sosta per chi percorrela pista ciclabile intercomunale. E poi un parcheggio per le biciclette e due telecamere di sorveglianza, per completare la nuova area pic-nic e tempo libero. Un progetto che costerà 400 mila euro, metà dei quali a carico delle casse comunali, mentre 200mila arrivano dallo Stato.