Allontanamento dalla famiglia d’origine per conflitti familiari e situazioni di violenza, dipendenza da sostanze, malattie fisiche o mentali, discriminazione per l’orientamento sessuale che può cominciare all’interno della stessa famiglia di origine. Queste le principali cause della homeless giovanile, definita come condizione che si presenta quando una persona tra i 13 e i 26 anni è senza tetto, senza casa o vive in condizioni insicure o inadeguate. Le cause sono state analizzate da un approfondito studio del gruppo di lavoro sui Giovani Senza Dimora di Fio.PSD, Federazione italiana organismi per le persone senza dimora, associazione che persegue finalità di solidarietà sociale nell’ambito della grave emarginazione adulta e delle persone senza dimora.
"Altri fattori – si legge nel report – sono legati alla deistituzionalizzazione, soprattutto in assenza di progetti individualizzati che accompagnino i ragazzi nella fase di uscita, come accade ai migranti neomaggiorenni che fuoriescono dai centri di accoglienza per Msna o ai ragazzi che finiscono in carcere". Anche bassi livelli di istruzione e mancanze di opportunità lavorative sono altri importanti elementi che mettono a rischio la condizione di vita dei più giovani. Secondo i dati di Caritas, infatti, tra i giovani che si rivolgono ai servizi per senza dimora, 7 su 10 hanno un titolo di studio basso, che si associa a difficoltà nella ricerca del lavoro e, quando il lavoro si trova, a guadagni insoddisfacenti rispetto ai bisogni di autonomia economica ed abitativa sia individuali che familiari. "A livello individuale, le maggiori rotture derivano dal sistema familiare e da eventi significativi che segnano interiormente la persona fino ad escludersi dalla società". F.P.