Giovani a scuola di politica La rappresentanza insegnata dal sindaco e dal Milanese imbruttito

La Consulta degli studenti in Villa Reale con istituzioni ed esperti. La sottosegretaria Frassinetti: "Un’occasione di crescita personale".

di Cristina Bertolini

Cosa c’entra un giullare con “L’etica della rappresentanza?“. È la domanda provocatoria che ha posto Germano Lanzoni (conosciuto come “il Milanese imbruttito“ e speaker del Milan al Meazza), intervenuto alla giornata di studio organizzata ieri nel Salone d’onore della Villa Reale da Consulta degli studenti, Ufficio scolastico territoriale, Comune e Provincia.

Non è l’unico ospite salito in cattedra al convegno di formazione voluto dalla Consulta.

In tanti si sono alternati, dal sindaco di Monza Paolo Pilotto al presidente della Provincia Luca Santambrogio, dalla sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti al docente di Pedagogia all’Università Bicocca Raffaele Mantegazza.

A stemperare il clima ’accademico’ anche il mondo dello sport, con rappresentanze del calcio Monza, del Vero Volley e della Briantea ’84.

Una sorta di scuola di formazione politica, quella inaugurata dai giovani ieri alla Villa Reale, per insegnare ai rappresentanti degli studenti di oggi, rappresentanti dei cittadini di domani, che cosa significhi appunto parlare e agire per conto degli altri. "Eventi come questi sono un’occasione di crescita personale", ha sottolineato Paola Frassinetti. Tra il serio e il faceto l’intervento di Lanzoni, che ha parlato ai ragazzi dei meccanismi della comunicazione che fanno di un rappresente di classe, di istituto o di Consulta, un leader credibile. "La verità fa ridere – ha detto – i politici hanno paura dei loro punti deboli che si trovano nella differenza tra come le cose si presentano e come dovrebbero essere, tra reale e ideale. La comicità abbassa le difese. Acquisite competenze per avere un ruolo. Non preoccupatevi di diventare famosi (io ho avuto successo a 48 anni), ma diventate bravi in qualcosa, perché l’azione è più importante della parola. Se fingete di non vedere che mentre parlate nessuno vi ascolta, vuol dire che il vostro messaggio non arriva". Ha poi spiegato che la comicità è fatta da una community, una vittima, un’azione comica e la restituzione: "Ridete con la vittima e non della vittima, l’autoironia non è un modo per dimostrare che siamo stupidi, ma che siamo intelligenti e sappiamo accettare anche i limiti degli altri. Usate intelligenza e autoironia per includere: noi siamo al servizio dei bisogni degli altri".

Ad ascoltarlo una platea attenta di rappresentati della Consulta studenti, organo ufficiale degli studenti, oltre ai rappresentanti di istituto e di classe e a diverse scolaresche collegate tramite YouTube e Instagram.

Il presidente Edoardo Napoletano ha esortato i ragazzi a candidarsi: "La Consulta di Monza e Brianza conta 46 membri, contro 60 possibili. Partecipate, è l’unico organo messo a disposizione dal Ministero per rappresentare le nostre esigenze. Mi ha portato a conoscere persone e istituzioni e a crescere come persona".

Anche il sindaco Paolo Pilotto e il presidente della Provincia Luca Santambrogio hanno esortato i ragazzi a riavvicinarsi alla politica, per servire gli altri con passione, nonostante le proprie fragilità. "La rappresentanza è sempre più debole per la disaffezione al voto e alla politica – ha fatto osservare Santambrogio – e la fragilità delle istituzioni per la scarsa partecipazione le espone all’infiltrazione delle mafie".