
di Barbara Apicella
Il nubifragio ha messo ko la sede in via Borgazzi 37, ma non la volontà di dare una mano a chi sta affrontando un momento di difficoltà. Roberta Campani (nella foto), presidente dell’associazione L’Armadio dei Poveri, non si arrende e nell’attesa che il Comune esegua i lavori a Spazio 37 ha lanciato un appello per trovare uno spazio temporaneo dove stoccare il materiale. Perché le richieste di aiuto non finiscono mai e anche dopo il nubifragio - malgrado Roberta Campani avesse annunciato sui social l’inagibilità della sede - non è terminata la gara di solidarietà con un continuo via vai di benefattori che lasciavano fuori dall’ingresso (chiuso) di via Borgazzi sacchetti con vestiti, scarpe e beni di prima necessità.
"Una sera sono dovuta correre a ritirare i sacchi – racconta – Si era creato una sorta di piccolo magazzino all’ingresso. Le persone continuavano a lasciare i sacchi malgrado ci fosse il cartello che annunciava la chiusura temporanea e l’avviso sui social". Roberta Campani e i suoi volontari hanno capito che dovevano correre ai ripari. "Mi sono confrontata subito con gli uffici comunali ma, purtroppo, al momento il Comune non ha una sede temporanea da darci. Dobbiamo attendere la sistemazione di quella di via Borgazzi".
A quel punto la presidente de L’Armadio dei poveri ha lanciato un appello per cercare un rimedio provvisorio dove sistemare il materiale che viene donato e che via via viene poi consegnato alle persone in difficoltà.
"Ho ricevuto tante dimostrazioni di affetto e di aiuto. Persino proposte di spazi, anche grandi, fuori Monza. Alla fine ci è venuto incontro un monzese che per un breve periodo ci ha messo a disposizione il suo garage in una palazzina di via Vasari"". Malgrado le settimane agostane, la solidarietà e il bisogno non sono andati in vacanza. Settimana scorsa Roberta ha organizzato una serata di ritiro del materiale che si è trasformata in una grande dimostrazione di affetto. All’ora di cena decine di persone si sono presentate davanti al numero civico di via Vasari che Campani aveva indicato con un post sui social. Cittadini che hanno portato qualche sacchetto con capi di abbigliamento che non utilizzano più, ma anche persone che avevano riempito il baule della macchina con beni da donare a chi sta attraversando un momento di difficoltà. "Sono rimasta senza parole. Commossa di fronte a tante generosità. Persone che sono arrivate anche da fuori Monza e che con le loro donazioni mi permettono di dare una mano ai tanti che continuano a chiedere aiuto alla nostra associazione".
Gli appelli non si fermano: mamme sole che non hanno i soldi per acquistare i vestiti e le scarpe ai figli, anziani che cercano traversine e pannoloni, persone alla ricerca di un lavoro che non hanno il “vestito buono“ per presentarsi al colloquio. Ma anche tanti prodotti per l’igiene che vengono distribuiti ai senzatetto, e prodotti per la primissima infanzia per aiutare giovani coppie che hanno difficoltà ad acquistare certi beni per il neonato. "Mi sono emozionata a vedere tutte quelle persone che, malgrado la sede non fosse agibile, non si sono fatte problemi in pieno agosto a raggiungermi in un’altra parte della città e a darmi una mano. Solo grazie al loro aiuto riusciamo a dare un po’ si sollievo a tante persone: a chi una casa non ce l’ha e vive in mezzo a una strada; a chi non riesce a mettere insieme il pranzo con la cena; a chi deve scegliere se comprare da mangiare oppure un paio di scarpe per il bambino. Ci sono tante persone che hanno bisogno d’aiuto".
Nel frattempo il Comune di Monza ha stanziato ulteriori fondi proprio per la sistemazione dello Spazio 37: quasi 227mila euro verranno impiegati per rimettere in sicurezza l’area.