
Per il sindaco Alberto Rossi è il primo round con la giustizia Lunedì comparirà in tribunale per il processo penale
Un confronto tra le parti e ora la grande attesa: entro un tempo limite di 60 giorni si saprà se la Corte dei Conti chiederà il maxi risarcimento per danno erariale nell’ambito dell’operazione di aggregazione industriale tra la seregnese Aeb e A2A. Gli importi sono da capogiro: per la Procura della Corte dei Conti si tratta di un danno da 50 milioni, che a vario titolo dovrebbero rimborsare il sindaco Alberto Rossi, l’assessore Giuseppe Borgonovo (che ai tempi dell’operazione aveva la delega alle Società partecipate) e Loredana Bracchitta (ex presidente di Aeb). Ieri, dopo tutta l’attività di indagine svolta nei mesi scorsi, si è svolta l’udienza. In aula soltanto Bracchitta, mentre Rossi e Borgonovo hanno preferito affidarsi ai loro avvocati. L’ipotesi di dover risarcire 50 milioni ai Comuni soci è di quelle che non fanno dormire la notte. Sindaco e assessore hanno preferito farsi raccontare dai legali tutto quanto è avvenuto nell’aula che può cambiare la loro sorte, dal punto di vista politico ed economico. La mattinata, tuttavia, si è svolta senza sussulti.
Da un lato la Procura che ha ribadito la sua tesi, del resto già argomentata nel documento che accompagnava la data di fissazione dell’udienza. Dall’altra parte i legali che hanno fatto valere quelle che ritengono le ragioni dei loro assistiti. Questi, nei mesi, hanno più volte ribadito di non avere agito in base a un disegno preordinato e che la controllata Aeb, in seguito all’aggregazione industriale, non ha subito alcun danno e, anzi, si sta distinguendo per l’ottima gestione. Il giudice ha ascoltato entrambe le parti. Come da prassi nessun commento. Solo la frase di rito che annuncia il periodo necessario di riflessione per arrivare a una sentenza. I tempi ordinari per compiere questo passo sono di 60 giorni, ma non è un termine di legge. La decisione potrebbe arrivare anche con una tempistica differente. Per il sindaco Alberto Rossi è il primo round con la giustizia. Lunedì comparirà davanti a quella penale. Esclusa l’accusa di corruzione, è sul banco degli imputati per turbata libertà di scelta del contraente e turbativa d’asta. Con lui, l’assessore e la ex presidente di Aeb, ma anche altre tre persone.
Gualfrido Galimberti