Fuori dall’Aula. Anche la politica sta invecchiando

Solo 5 consiglieri comunali su 32 sono under 35 "Veniamo isolati, c’è ancora tanta strada da fare".

Fuori dall’Aula. Anche la politica sta invecchiando

Fuori dall’Aula. Anche la politica sta invecchiando

A livello politico c’è ancora tanta strada da fare. A Monza i consiglieri comunali tra i 18 e i 35 anni sono solo 5 su 32. E si fanno portavoce delle esigenze dei loro coetanei. Per Sarah Brizzolara, consigliera Pd di 28 anni, "a mancare è soprattutto la movida". "Per migliorare – spiega – bisognerebbe intervenire sull’illuminazione, per far tornare a casa le persone con più tranquillità, e capire che a livello culturale Monza deve uscire da una mentalità provinciale. Sui giovani bisogna credere di più, servono politiche abitative per farli rimanere in città e un bilancio generazionale, come a Milano e Bologna, per calcolare l’impatto sui giovani delle scelte politiche". "Andrebbero aumentati gli eventi sportivi – aggiunge il consigliere Pd Lorenzo Gentile, 23 anni –. Incrementare insomma la vita sociale. Bisogna intensificare molto i rapporti con Milano, con più collegamenti pubblici anche per la notte e diventare più attrattivi a livello residenziale per gli studenti milanesi". I consiglieri di LabMonza Francesco Racioppi (21 anni) e Lorenzo Spedo (26 anni), osservano che "la politica istituzionale non attrae i giovani, ma li respinge, per questo mancano i giovani nei partiti". Poi sulla città: "La vita sociale qui dopo le 19.30 si ferma. Monza ha tutte le potenzialità per migliorare, ma l’impressione è che le cose nuove siano viste male. I luoghi ci sono, basta tenerli aperti, e la connessione con Milano è possibile". Più rivolta alla famiglia la riflessione del consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Simone Galli (32 anni), da poco papà. "A Monza e Brianza vediamo dati bassissimi di nuzialità e di età media al parto – rileva il consigliere –. Devono aumentare i servizi e le strutture. Si parla tanto di giovani, tanti proclami, ma alla fine non si persegue ciò che viene detto. Gli asili nido hanno liste d’attesa lunghe, la presenza di pediatri è bassa". "Certe spese – prosegue – sono onerose e con gli stipendi di adesso si fa difficoltà a sostenerle: penso ai pannolini, al latte in polvere, tutto ciò che è necessario per crescere i figli". Infine sulla società: "A livello sociale Monza deve diventare il punto di riferimento della provincia. Luoghi come lo skatepark vanno in fretta riaperti. Per migliorare la situazione dei giovani è necessario un cambio di mentalità: noto che molte persone non vogliono lasciare spazio ad altri. In Italia si ha difficoltà, quando si ha una posizione acquisita, a privarsene. Questo deve cambiare".

A.S.