Fuoco in carcere Tensione a mille

L’incendio appiccato in una camera dell’infermeria. Agenti esasperati: "Ormai non ci sono più regole"

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di Dario Crippa

Ancora tensione e follia alla casa circondariale di via Sanquirico.

Dopo il suicidio di un giovane tunisino giovedì, il terzo a Monza dall’inizio dell’anno, e la rivolta degli altri detenuti il giorno successivo, sabato alle 14.40 si è vissuto un altro grave episodio nel reparto Infermeria soprannominata sezione D, nella quale un detenuto di origini tunisine ha appiccato fuoco al materasso e altri oggetti di plastica come lo sgabello nella propria camera, provocando un intenso fumo nero che ha messo a rischio la vita di altri 30 detenuti e degli stessi agenti di polizia penitenziaria. Proprio questi ultimi hanno messo in salvo tutti i detenuti compreso l’incendiario.

Il personale di Polizia penitenziaria intervenuto ha rinunciato alle cure e ad andare in ospedale per garantire la sorveglianza in questi giorni di alta tensione, visto il poco personale in servizio. La UILPA, sindacato di polizia penitenziaria, ribadisce il disagio che si sta vivendo nel carcere di Monza.

"Un carcere senza regole" secondo il sindacato.

Il presidente regionale UILPA Domenico Benemia è chiaro: "Nel carcere di Monza non ci sono più regole, i detenuti fanno quello che vogliono, per ottenere ed essere accontentati si rendono autori di gesti estremi come l’incendio, solo ieri un altro detenuto del reparto Rop (reparto osservazione psichiatrica) per ottenere farmaci si è impiccato, solo pronto intervento degli agenti gli ha salvato la vita".

Di fronte a questa escalation di episodi, la UILPA torna a farsi sentire e "chiede a chi di dovere di intervenire per ristabilire le regole di base e ottenere rispetto per chi indossa la divisa".

"Il personale di polizia penitenziaria del carcere di Monza – aggiunge – è stanco di vivere giornalmente situazione estreme di pericolo di vita, è stanco di vivere ogni giorno situazioni di pura follia". Drammatica la conclusione del sindacalista: "Il personale ha paura di non tornare a casa dalla propria famiglia. E chiede fermezza".