
Fuochi d'artificio a Monza
Monza, 9 giugno 2025 – Fuochi d’artificio cancellati a Monza per San Giovanni, trattori e busecca tagliati dalla sagra di San Fermo ad Albiate. A incendiare la miccia della polemica è Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, che attacca le amministrazioni di centrosinistra delle due città accusandole di “stravolgere le tradizioni della Brianza”. A lui hanno controbattuto l’assessora alla Cultura di Monza, Arianna Bettin, e il consigliere regionale del Pd Gigi Ponti, smentendo le accuse e parlando di scelte responsabili e innovative.
“Sindaci di sinistra stravolgono e cancellano le tradizioni simbolo della Brianza”, tuona Corbetta, besanese doc. Il bersaglio principale è il Comune di Monza, reo di aver confermato anche per il 2024 il no ai fuochi d’artificio per la festa del patrono San Giovanni Battista, il 24 giugno. “Succede a Monza dove, anche quest’anno, la giunta Pilotto ha detto no ai fuochi d’artificio di San Giovanni, da sempre evento culmine delle celebrazioni dedicate al patrono e che richiamava al Parco migliaia di monzesi e brianzoli – scrive Corbetta –. Una scelta sbagliata che nulla ha a che vedere con la vera difesa dell’ambiente”. Da qui l’attacco anche per non aver portato il Nameless Festival al Parco e aver sospeso la stagione dei grandi concerti. Parole che non sono passate inosservate all’assessora Arianna Bettin. La sua replica è netta: “Corbetta è tanto attento al territorio brianzolo, che non si è accorto che i fuochi di San Giovanni a Monza non si fanno dal 2020 e che nemmeno la scorsa amministrazione, di destra, li ha ripristinati”. Per Bettin, quella dei fuochi è una scelta dettata da criteri economici e ambientali: “È evidente che si tratti di un evento difficilmente sostenibile sul piano economico, oltre che sul piano ambientale – precisa –. Corbetta, come spesso accade, è disattento oppure in cattiva fede: delle due, l’una”. L’assessora, comunque, ha detto di voler lavorare per alternative in futuro, come gli spettacoli luminosi sull’acqua.

A difendere la festa di Albiate scende in campo Gigi Ponti, consigliere regionale del Pd. “Corbetta sta cercando di creare un caso – commenta il politico dem –. Si tratta di una non-notizia. Come ha affermato la stessa sindaca Gallo, le tanto ambite salamelle non spariranno dalla sagra”.
“Semmai – continua – verranno aggiunti approfondimenti sugli stili di vita, sul benessere dell’ambiente, degli animali e dell’uomo. La sfilata dei trattori, invece, è stata sospesa per motivi di sicurezza”. Poi la stoccata: “Anziché fare polemiche, sarebbe più utile promuovere insieme questa storica sagra, per farne un’occasione d’incontro tra le tradizioni contadine e le nuove esigenze del presente”.