Fuga dalla Reggia vuota Ora chiude anche il bar Distributori automatici al posto dei camerieri

In attesa del masterplan che indicherà come spendere 32 milioni la Villa Reale oggi è aperta soltanto due giorni la settimana rendendo poco redditizia qualsiasi attività commerciale privata.

Fuga dalla Reggia vuota  Ora chiude anche il bar  Distributori automatici  al posto dei camerieri

Fuga dalla Reggia vuota Ora chiude anche il bar Distributori automatici al posto dei camerieri

di Martino Agostoni

Una reggia vuota, con un’offerta di proposte culturali ridotta ai minimi termini, e da qualche settimana senza neppure un servizio base di accoglienza e ristoro. Tanto che per i turisti o i visitatori che raggiungono Monza in questi primi giorni di primavera per fare un giro nella Villa Reale non c’è possibilità neanche di prendere un caffè, il gestore del bar al piano terra della reggia ha chiuso l’attività da qualche settimana, e anche solo per bere un po’ d’acqua bisogna arrangiarsi o col rubinetto nei bagni oppure cercando la fontanella più vicina nei Giardini Reali.

Mentre per quanto riguarda il programma di iniziative in questo periodo di ripresa del turismo e di gite fuori porta, la Villa Reale presenta un programma con un’unica mostra (quella sui Macchiaioli negli spazi del Serrone) che non è allestita nei piani nobili altrimenti sarebbe chiusa in settimana, mentre all’interno della reggia ci sono due ospitate temporanee come la 40esima mostra sull’illustrazione per l’infanzia “Le Immagini della Fantasia“ per un mese nel Belvedere e la preview di “Reggia Contemporanea“ con 24 opere di design che anticipa un progetto che verrà sviluppato nei prossimi mesi in collaborazione col Quirinale. E il tutto, compreso il percorso di visita permanente tra le 28 stanze degli Appartamenti Umbertini, disponibile due giorni alla settimana, aperto solo sabato e domenica (e festivi). Sulla situazione in cui versa la Villa Reale, con le difficoltà innescate due anni fa prima dall’abbandono della gestione da parte del concessionario privato e poi dalle chiusure e limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, si è tornato a parlare durante l’ultimo Consiglio comunale, quando il consigliere di Civicamente Paolo Piffer ha descritto alcuni dei problemi causati dalla recente chiusura del servizio bar.

"È diventato difficile ai turisti accedere ai servizi di ristoro, o anche semplicemente comprare neanche una bottiglietta d’acqua durante la visita della Villa Reale – ha detto in aula Piffer –. È un disagio importante che non possiamo permetterci". L’ultimo gestore del bar della reggia, subentrato dopo l’interruzione nel 2020 del servizio del precedente concessionario privato, se n’è andato in anticipo per le difficoltà a sostenere l’attività che, dopo aver subito il periodo del Covid, si è trovata a continuare ad operare in modo limitato con l’apertura della reggia ridotta a due giorni la settimana. Ha risposto in aula l’assessora alla Cultura, con delega alla Villa Reale, Arianna Bettin: "Abbiamo stimolato il Consorzio a intraprendere un percorso per individuare un nuovo gestore del bar almeno per i prossimi mesi. E il direttore ha già avuto diversi sopralluoghi con diversi attori interessati e si dovrebbe arrivare presto a una soluzione". Si stanno valutando soluzioni complementari e provvisorie come quella di installare dei distributori automatici di bevande per offrire un servizio minimo almeno finché non ci sarà un’attività di ristoro stabile. Intanto, spiega l’assessora, "è in fase di stesura un bando per l’assegnazione di tutti i servizi di ristorazione della Villa Reale". La difficoltà e i disagi portati dalla chiusura del servizio bar sono emblematici della situazione della Villa Reale, un bene monumentale che nei suoi quasi 250 anni di storia passati sotto la gestione asburgica, napoleonica, dei Savoia, statale e in ultimo anche privata, è ancora una volta davanti a una svolta con il ritorno due anni fa in mano pubblica, sotto il Consorzio di gestione che riunisce i proprietari istituzionali.

Intanto il consiglio di gestione del Consorzio ha fissato per il prossimo 1° maggio la data in cui iniziare ad aumentare le giornate di apertura con un terzo giorno settimanale e poi, gradualmente, fino a 6 su 7. Infine si attende la presentazione annunciata entro la primavera del Masterplan che andrà a definire scelte gestionali e interventi per 32 milioni sul patrimonio della reggia e dei 720 ettari di parco.