
Foto, incontri e passeggiate Monza riscopre il Medioevo
di Cristina Bertolini
La storia della Brianza si è intrecciata nei secoli alla grande storia di Celti, Romani, Longobardi, Spagnoli, Francesi e alle nuove migrazioni di oggi. Per recuperare le origini di città e paesi della Brianza, un gruppo di storici, appassionati e docenti di Università popolare monzese (Upm), Associazione Mazziniana, Centro culturale ricerca (Ccr) e Mnemosyne ha formulato il progetto “La storia siamo noi”. Una serie di appuntamenti sulle orme della storia rimaste in città, nonostante i cambiamenti e le nuove costruzioni.
Si comincia oggi con la Photo Marathon: appuntamento alle 10, all’Arengario, a caccia di indizi della Monza medievale. Si possono utilizzare macchine fotografiche o cellulari, sotto la guida del fotografo professionista Max Spinolo. Le foto migliori verranno premiate con dei libri sulla storia di Monza. Sabato 10 alle 21, all’Arengario, Annina Pennati, nei panni di una nostalgica regina Teodolinda, rievocherà gli eventi della “sua” vita, attraverso i passi della “Historia Longobardorum” di Paolo Diacono. "Abbiamo pensato di agganciare la nostra proposta al 300° anniversario della pubblicazione del Ris (Rerum novarum scriptores) dello storico Ludovico Antonio Muratori che raccolse cronache e testimonianze di storia locale, tra cui quelle di Bonincontro Morigia (1350)". Domenica 11, alle 10, in sala Maddalena appuntamento per una “full immersion” nella storia locale. Valeriana Maspero racconterà la Monza di guelfi e ghibellini, attraverso la vita di Bonincontro Morigia e del suo “Chronicon Modoetiense”, la prima storia di Monza scritta in latino, richiesta al notabile ghibellino dall’arcivescovo Giovanni Visconti nel 1345. Stefano Pruneri dalla Mappa catastale del Teresiano mostrerà le tracce delle strutture trecentesche ancora visibili con la tecnologia, attraverso gli edifici moderni: l’Arengario di Pietro Visconti (1293), il Catello di Giangaleazzo, le mura di Azzone Visconti e le chiese storiche scomparse.
Alle 15.30 Gianna Parri (presidente Associazione mazziniana) illustrerà il confronto tra le due sovrane dell’epoca: Teodora di Bisanzio e Teodolinda. Interverranno Paolo Cesaretti, docente di Civiltà bizantine all’Università di Bergamo e Valeriana Maspero sul ruolo femminile nella politica sin da quei tempi. Per l’assessora alla Cultura Arianna Bettin: "questo evento è una prima sessione di ricerca sull’epoca medievale".