Fiori e piantine al posto dell’asfalto Le armi della guerriglia gentile contro l’arrivo di Pedemontana

La manifestazione degli ambientalisti e dei comitati contrari all’opera si è svolta della zona di via Molinara. Su quest’area di Desio sorgerà il grande svincolo fra l’autostrada e la Valassina, già partiti i carotaggi. .

Fiori e piantine al posto dell’asfalto  Le armi della guerriglia gentile  contro l’arrivo di Pedemontana

Fiori e piantine al posto dell’asfalto Le armi della guerriglia gentile contro l’arrivo di Pedemontana

di Alessandro Crisafulli

L’hanno definita una "guerriglia gentile". E hanno intenzione di portarla avanti più possibile. Non si arrendono comitati, gruppi e partiti ambientalisti che si oppongono con tutte le loro forze all’arrivo di Pedemontana. Primo step, gli striscioni di protesta, al grido di "No devastazione": quello a Desio è stato rimosso il giorno successivo.

Il secondo passaggio, invece, è stato originale: piante e fiori laddove è previsto il "mostro" d’asfalto. Un manipolo di volontari e attivisti, infatti, si è armato di fiorellini e piantine, si è recato nella zona di via Molinara (già tristemente nota per la cava della ‘ndrangheta ancora tutta da bonificare), ha iniziato a scavare nel terreno e posizionare il tutto. Portando un po’ di colore, laddove è previsto l’arrivo di tanto grigio. Presenti Legambiente, La Sinistra per Desio, Unione Popolare, alcuni comitati e il Coordinamento No Pedemontana. "Noi seminiamo bellezza e piante contro chi semina asfalto e aria asfissiante in una zona come la nostra", hanno detto i volontari, che già avevano organizzato anche una pulizia della zona, mentre attorno le trivelle stanno effettuando i primi carotaggi per l’arrivo della maxi infrastruttura. "Ci siamo trovati, insieme al Coordinamento Nopedemontana – fanno sapere gli esponenti di Sinistra Per Desio – per esprimere, ancora una volta, la nostra contrarietà alla grande opera. Abbiamo diffuso la richiesta di venire con piantine da mettere a dimora, proprio dove la settimana scorsa avevamo messo un grande striscione, che è stato tolto con straordinaria efficienza il giorno successivo da un camion. Siamo tornati lì, accanto al campo, dove alcuni operatori di Pedemontana sono entrati a fare i primi assaggi geotecnici perché lì sorgerà il grande svincolo fra l’autostrada e la Valassina. Alcuni cittadini hanno accolto la nostra proposta e ora nuove piante e fiori hanno trovato collocazione". Nelle scorse settimane gli attivisti avevano già organizzato un piccolo momento pubblico con la “Giornata scacciatrivelle“, "perché con Pedemontana ci sono solo danni per i territori, per l’ambiente, per tutti i viventi e grande spreco di risorse pubbliche! Fermare Pedemontana è necessario". Una autostrada, come ripetono da anni, "inutile e dannosa, che sventra il poco di agricoltura e di verde rimasto in Lombardia", ma che è sempre più vicina e difficilmente potrà essere fermata.