Finta l’amica, ma veri i raggiri La mamma truffatrice dovrà pagare

Finta l’amica, ma veri i raggiri  La mamma truffatrice dovrà pagare

Finta l’amica, ma veri i raggiri La mamma truffatrice dovrà pagare

Aveva conquistato la fiducia di altre mamme come lei fino a diventare una vera amica di cui fidarsi e da cui farsi aiutare, anche anticipandole somme di denaro che poi non hanno mai più rivisto. C’è chi le aveva consegnato 28mila euro per fantomatici contratti, poi risultati carta straccia, dietro la promessa di aiutare ad allargare il giro di affari della sua attività di vendita di panini e bevande facendoli entrare nel giro dei concerti di cantanti famosi, come Vasco Rossi. E chi aveva consegnato alla signora 3mila euro per comprare al figlio un’auto attraverso un fantomatico cugino in Calabria e anche chi aveva pagato per una vacanza a Tropea che era stata organizzata invece solo nella mente della truffatrice.

Elena Larocca, la 40enne giussanese passata alla cronaca come la "mamma truffatrice", anche per i servizi mandati in onda da “Le Iene”, è stata condannata dal Tribunale di Monza a 4 anni di reclusione per truffa in concorso e falsificazione di documenti. L’imputata è stata anche condannata al risarcimento alle 6 vittime che si sono costituite parti civili. Una sentenza che è arrivata a oltre 5 anni da fatti, risalenti al 2017 e il rischio è che, tra il probabile ricorso in Appello e Cassazione, potrebbe anche finire in prescrizione. Ma fortunatamente questo colpo di spugna non cancellerebbe anche le pronunce sul diritto a ottenere il maltolto alle parti civili. La pubblica accusa aveva chiesto la condanna a una pena di un anno minore rispetto a quella poi inflitta dal giudice per la mamma giussanese, che frequentava le case e andava pure in vacanza con alcune delle sue vittime, fino a sparire improvvisamente dopo la consegna del denaro. Quando la 40enne veniva messa alle strette, consegnava, insieme alle sue scuse, assegni che poi risultavano scoperti. La storia della mamma truffatrice aveva portato a Giussano una troupe de “Le Iene"” interpellate da un gruppo di mamme. La 40enne era stata intervistata una prima volta e aveva promesso di restituire il maltolto, ma non era successo e la seconda volta che la troupe l’aveva rintracciata, si era fatta inseguire fino a chiamare i carabinieri per sfuggire alle telecamere.

S.T.