Finta benefattrice in cella Sedava e rapinava i nonni

Entrava nelle case con la scusa di raccogliere fondi per bambini in difficol narcotizzava gli anziani soli e razziava denaro e gioielli, per poi sparire

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di Barbara Calderola

I modi affabili e la causa nobile, raccogliere fondi per bambini in difficoltà, erano le armi che la rapinatrice, arrestata dai carabinieri di Bellusco, usava per farsi aprire la porta di casa.

E funzionava. La 47enne del Vimercatese sceglieva le vittime con precisione scientifica: anziani in là con gli anni, soli.

Il piano era sempre lo stesso: addormentarli con le benzodiazepine anche se rischiava di ammazzarli, ripulire casa e sparire dalla circolazione, lasciando i malcapitati storditi dal sedativo.

È stato proprio un 83enne di Roncello caduto nella rete a far scattare l’indagine. Un anno fa il figlio l’aveva accompagnato all’ospedale dopo averlo trovato svenuto in salotto. Il pensionato si era ripreso, ma l’esame tossicologico aveva rivelato la presenza del potente narcotico nel sangue. In caserma aveva raccontato di essersi addormentato dopo aver bevuto una camomilla con la “benefattrice“, che si era presentata alla porta con la scusa dei fondi per i piccoli, ma in reparto si era accorto di non avere più la catenina al collo e la fede al dito.

Stesso copione in altri due casi, con un secondo 84enne di Roncello, stordito con la bevanda “corretta“ e derubato di 50 euro e con un 67enne di Mariano Comense conosciuto su facebook. All’incontro era seguita la solita tazza con convenevoli e farmaci, e lui oltre al furto della catena d’oro si era ritrovato un addebito di 250 euro per un prelievo a un bancomat di Roncello che non aveva mai visto.

L’elenco delle vittime è stato ricostruito dagli investigatori grazie ai referti del pronto soccorso, i militari hanno contattato tutti i positivi alle benzodiazepine dopo lo strano sonno.

Fra loro, un 51enne del Milanese, narcotizzato con un drink al cinema e alleggerito di 150 euro e un 27enne della Val Badia ripulito di 400 euro.

La svolta arriva quando la rapinatrice senza scrupoli approccia un 71enne irpino deciso a vendere la propria collezione di monete e pennini d’oro, valore 80mila euro.

La donna tenta il colpo grosso e dopo aver approfittato con il solito rito della carta di credito del pensionato per acquistare 4mila euro di gioielli e abiti, gli sottrae i preziosi.

L’uomo finisce all’ospedale, positivo al calmante. La descrizione della signora è sempre la stessa.

Il gip di Monza firma la misura cautelare in carcere e i carabinieri eseguono. A casa della “volontaria“ trovano il bottino e i potenti medicinali che si procurava con false prescrizioni mediche.

La 47enne con precedenti per furto ora è a San Vittore, è accusata anche di circonvenzione di incapace e lesioni aggravate.