"Fiducia per il bis? Direi perché no"

"Fiducia per il bis?  Direi perché no"

"Fiducia per il bis? Direi perché no"

Dopo cinque anni saldamente al governo della città, Alberto Rossi tenta il bis per dare continuità alla sua azione amministrativa. Con lui tutte le forze di centrosinistra che lo hanno supportato in questi anni.

Perché votare ancora lei?

"Perché no? Veniamo da cinque anni in cui ci siamo presi cura della città e dei seregnesi. Tanto sostegno, anche durante il Covid. Dopo questi cinque anni vogliamo alzare l’asticella. Abbiamo 27 milioni di lavori pubblici aperti, 11,5 milioni derivano dai fondi del Pnrr. Non mi sembra cosa da poco. Credo che ora abbiamo la possibilità di migliorare la qualità della vita".

Quali sono le sensazioni di questa campagna elettorale?

"Sono riuscito a parlare della città, con la città. C’è sempre tanto da imparare".

Cosa non ha funzionato in questi cinque anni? E, al contrario, qual è il miglior risultato raggiunto?

"Non ho problemi a dire che qualcosa non è andato secondo le previsioni: succede in tutti i posti di lavoro, il Comune e il sindaco non sono esenti da questa regola. Personalmente non digerisco la vicenda degli spogliatoi del campo da rugby, con 400mila euro già stanziati quattro anni fa. Poi tra rincaro dei prezzi, inflazione, energia, Covid e un po’ di sfortuna, siamo ancora qui. Il meglio, invece, senza dubbio è la gestione della ex clinica Santa Maria. Era l’area dismessa più strategica della città, sta rinascendo come polo dell’innovazione e come sede dell’Its che porterà qui a studiare 300 ragazzi. Chi vuole la formazione avanzata, insomma, non passa più da Milano. Seregno si fa conoscere anche per questo. Già oggi uno dei 75 studenti attuali viene ogni giorno da Desenzano del Garda, in futuro questa sarà la normalità per molti".

G.G.