Festa col Covid Diciassette nei guai

Multe da 400 euro ai ragazzi intervenuti da tutta la zona. Una denuncia penale. per l’organizzatore malato

di Sonia Ronconi

Un 25enne seregnese ha organizzato una festa in casa con gli amici ma aveva il Covid ed è stato denunciato dai carabinieri – allertati dai vicini – della Compagnia di Seregno. Gli uomini agli ordini del maggiore Emanuele Amorosi hanno multato 17 ragazzi presenti alla grigliata, per il mancato rispetto delle normative anti-contagio . A Pasquetta il giovane affetto da Covid-19 aveva organizzato una festa in casa con gli amici senza preoccuparsi delle regole e dell’incolumità degli altri. La festa era stata organizzata da manuale, curata nei più piccoli particolari: in giardino, con birra, barbecue e musica. A interrompere le danze e le risate ci hanno pensato i carabinieri della Stazione di Seregno che, attorno alle 15, in seguito a una segnalazione, si sono presentati all’ingresso di una villa nel centro cittadino. In prima battuta hanno identificato 9 ragazzi e ragazze tra i 20 e i 25 anni, tutti della zona (Seregno, Meda, Giussano e Lissone) contestando loro le violazioni in materia anti-contagio.

Agli uomini dell’Arma di piazza Prealpi intervenuti i conti però non tornavano ed è così che si sono piazzati nelle vicinanze tenendo d’occhio l’ingresso della casa. Il loro fiuto non ha sbagliato: dopo diverso tempo i carabinieri hanno visto venir fuori altri 8 giovani – anch’essi della zona – che per ben quattro ore erano rimasti nascosti negli anfratti dell’abitazione. Anche a questi, così come ai primi, è stato contestata la violazione delle norme anti Covid ed è stata applicata la sanzione di 400 euro. Non è finita. I carabinieri della Compagnia di Seregno non si sono fermati e, in seguito a ulteriori accertamenti, hanno accertato che il proprietario di casa, un seregnese 25enne, era da pochissimi giorni risultato positivo al Covid ed era ancora sottoposto alla sorveglianza attiva. Effettuati tutti gli accertamenti del caso, giovedì il 25enne è stato denunciato penalmente. Per un reato che prevede “l’arresto da 3 mesi a 18 mesi” e “l’ammenda da 500 euro a 5.000 euro”. Sperando che dallo stesso non derivi il contagio altrui, andando quindi a costituire più grave reato di epidemia colposa.