REDAZIONE MONZA BRIANZA

Fenomeni atmosferici estremi sono vere catastrofi Si possono ridurre diminuendo il consumo del suolo

In provincia di Varese il 92 per cento dei Comuni a rischio idrogeologico

Solitamente si pensa che i fenomeni atmosferici estremi si verifichino nelle zone più remote e inospitali del Pianeta, ma in realtà non è così. Violente alluvioni, grandinate, nubifragi, nevicate eccezionali, forti trombe d’aria e frane, alternate a periodi di grande siccità coinvolgono sempre più spesso le nostre città e le zone industrializzate.

Questa situazione riguarda anche l’Italia: l’Osservatorio “CittàClima” di Legambiente indica che negli ultimi dieci anni, in Italia, si sono verificati 946 fenomeni meteorologici estremi che hanno colpito 507 Comuni, e che hanno causato danni alle strade, ai mezzi di trasporto, alle case e, cosa ancora più grave, alle persone.

In particolare, nella Pianura Padana, si è assistito a molti di questi fenomeni, con precipitazioni sempre più intense e frequenti con vere e proprie bombe d’acqua, che creano un pericolo di smottamenti ed esondazioni di fiumi e laghi. Solo in provincia di Varese il 92% dei comuni sono a rischio idrogeologico, ovvero possono essere colpiti da frane e smottamenti, come ha dimostrato la Coldiretti.

Per riuscire a ridurre questi fenomeni occorre intervenire sulla loro causa, che è il cambiamento climatico: la riduzione dell’inquinamento e dei gas ad effetto serra, la diminuzione del consumo del suolo nelle zone più popolate e industrializzate, possono aiutare a risolvere il problema.