CRISTINA BERTOLINI
Cronaca

Felice Battiloro e l’energia dell’arte. Le emozioni nella gabbia di Faraday

Il performer monzese espone allo Spazio Manzoni una serie di opere inedite tra essere e apparire "È una metafora sull’isolamento che stiamo alimentando per nascondere le nostre fragilità e debolezze".

Felice Battiloro e l’energia dell’arte. Le emozioni nella gabbia di Faraday

Felice Battiloro e l’energia dell’arte. Le emozioni nella gabbia di Faraday

“La gabbia di Faraday“ è il titolo della mostra personale di pittura e scultura di Felice Battiloro (nella foto) allo Spazio Eventi Manzoni 16, visitabile fino a lunedì 26. Battiloro prende a prestito dalla fisica il concetto della gabbia di Faraday, contenitore in grado di isolare un ambiente interno da qualsiasi campo elettrostatico e per questo utilizzato per la costruzione degli aerei e come parafulmine, per raccontare l’isolamento che stiamo alimentando per celare fragilità e debolezze. Felice Battiloro è un giovane artista il cui gesto creativo sprigiona una particolare energia espressiva raccontata in dipinti di grandi dimensioni che coinvolgono lo spettatore in dinamiche emozionanti.

"La volontà di preservare integra l’immagine che ci siamo creati e che la società approva – sottolinea Alberto Moioli, critico e direttore dell’Enciclopedia d’arte italiana – ci impone talvolta di nascondere, per quanto possibile, la nostra vera essenza, i difetti e le diversità che ci rendono unici. L’uomo, come un eremita, avvolto nel calore del proprio rifugio interiore, a volte tende a costruire intorno a sé un labirinto di solitudine. Come un guerriero antico, che erige mura impenetrabili per proteggere il suo regno, così l’uomo erige barriere invisibili intorno al suo mondo emotivo. La gabbia di Faraday difende dalle ipotetiche minacce di cambiamento e crea un’ideale isola di tranquillità nell’oceano della vita, una comfort zone che ha le sembianze di un’intima prigione dorata". Dopo l’uomo definito “animale sociale“ da Aristotele arriva l’uomo di oggi: rinchiuso in se stesso e sempre più attento all’apparenza che alla sua unicità.

La serie di opere, tutte inedite, realizzate da Battiloro per questa occasione, è un invito ad apprezzarci per quello che siamo. "La libertà di pensiero, l’ampiezza dell’espressione creativa di Felice Battiloro è affidata alle sue grandi tele, ai suoi colori e alla sua capacità di mettere il cuore in ogni pennellata – continua Moioli –. Il pittore si mette a nudo davanti al pubblico, esprimendo tutto ciò che ha dentro l’anima, regalando all’osservatore più attento uno spunto di riflessione che può cambiare l’equilibrio del nostro essere più profondo". Orari della mostra: dal lunedì al venerdi, dalle 8:30 alle 17, sabato dalle 8.30 alle 13.