"Fatica e nuovi amici, ecco il mio giro d’Italia"

L’impresa di Angelo Dugnani, sessantenne di Giussano: in 36 giorni ha pedalato per 3.620 chilometri attraverso 12 regioni

"Fatica e nuovi amici, ecco il mio giro d’Italia"

"Fatica e nuovi amici, ecco il mio giro d’Italia"

di Gigi Baj

Un giro d’Italia alternativo, ma non per questo meno impegnativo, quello portato a termine nei giorni scorsi da un appassionato brianzolo che ha percorso in bicicletta il periplo del nostro Paese in concomitanza proprio della “Corsa in rosa”. Una impresa quella fatta da Angelo Dugnani, sessantenne di Paina di Giussano con alle spalle un trascorso da corridore dilettante con le maglie della Salus Seregno, della Giovani Giussanesi e della Mariflex Santambrogio. Partito da Ventimiglia, ha costeggiato l’intera Penisola concludendo il suo giro a Trieste dopo 34 giorni di fatiche. Ben 3.620 i chilometri percorsi toccando dodici Regioni. "È stata una scommessa che ho voluto fare con me stesso – ha confessato lo stesso Dugnani che in questa sua lunga pedalata ha potuto contare sull’assistenza a distanza della compagna Cinzia e degli amici Gianni Ballabio e Gabriele Viganò –. Anch’io volevo disputare il mio giro d’Italia. Una idea che cullavo da tempo e che sono riuscito a portare a termine addirittura con un giorno di anticipo rispetto al tempo previsto".

In sella ad una bicicletta Fausto Coppi attrezzata con due piccole borse, Angelo Dugnani ha macinato un centinaio di chilometri al giorno toccando diverse località. Soltanto tre volte ha dovuto mettere il piede a terra a causa di forature: "In questo mio giro ho avuto modo di incontrare tantissime persone. Ho ricevuto da tutti la solidarietà e l’incitamento ad andare avanti. Naturalmente ci sono stati momenti difficili sia per il percorso impegnativo sia per le condizioni metereologiche decisamente avverse. Sono stato costretto un giorno in Calabria ad una sosta forzata proprio a causa di un fortissimo temporale. Il giorno dopo ho dovuto aumentare il chilometraggio per rimanere nella tabella di marcia".

Il percorso lo ha portato anche a transitare per le zone della Romagna colpite dall’alluvione: "Fortunatamente, grazie ai consigli che mi ha inviato sul telefonino l’amico ex corridore Fabrizio Tabanelli, sono riuscito ad evitare le numerose interruzione percorrendo strade alternative che mi hanno permesso di raggiungere Trieste". Il Giro di Angelo Dugnani si è concluso proprio nella città giuliana dove in piazza Unità d‘Italia c’erano gli amici ad aspettarlo. Nessun trofeo per lui, ma tanti applausi: "È stata un’esperienza bellissima che sono pronto a rifare, anche se con il passare degli anni mi rendo conto che dovrò abbassare l’asticella diminuendo probabilmente il chilometraggio". Dugnani è una persona combattiva e determinata nelle sue imprese. Qualche anno fa aveva fatto in solitaria anche il giro in bicicletta della Costa Rica pedalando per diversi giorni sulle strade della foresta pluviale centro-americana.