DARIO CRIPPA
Cronaca

Monza: zero furti, ma ricettatori e falsari non mollano

Sorveglianza straordinaria sui musei rimasti chiusi per Covid, scovati online dipinti rubati 10 anni fa e opere di Guttuso e Rotella contraffatte

Carabinieri del nucleo tutela artistico

Monza, 19 maggio 2020 - Décollage dell’artista Mimmo Rotella e opere di Renato Guttuso. Contraffatte benissimo e pronte per essere immesse sul mercato dell’arte. E almeno un paio di dipinti rubati più di dieci anni fa da chiese del Trentino Alto Adige, risalenti all’Ottocento,a soggetto religioso, e che avrebbero fruttato 100mila euro una volta vendute. I criminali dell’arte non si sono certo fermati nonostante il lockdown.

Ma, alle loro calcagna, non si sono fermati neppure i carabinieri del Nucleo Tpc, Tutela Patrimonio Culturale, di Monza, gli Indiana Jones dell’Arte. Anzi, tenendo conto dei rischi insiti nella chiusura generalizzata di musei, biblioteche, archivi e talvolta anche chiese, gli uomini agli ordini del maggiore Francesco Provenza (nella foto) hanno impiegato i loro sforzi per una "sorveglianza dinamica, con l’obiettivo di comprendere gli scenari evolutivi della minaccia e i nuovi trend criminali che l’emergenza sanitaria avrebbe potuto determinare anche nel delicato settore della tutela dell’arte".

I risultati non si sono fatti attendere. I furti di beni culturali perpetrati nel bimestre marzo-aprile sono sensibilmente calati: -57 per cento rispetto a quelli registrati nello stesso periodo dell’anno precedente, con azzeramento di quelli commessi a danno di luoghi espositivi (mostre, gallerie, esercizi commerciali) e forte diminuzione di quelli perpetrati nei luoghi privati (solo uno).

"Non era scontato - fanno sapere dal Nucleo Tpc di Monza -: proprio questo periodo, con tanti luoghi chiusi al pubblico, favorisce l’operato dei criminali, consci che possono agire indisturbati e che fra l’altro i reati saranno verosimilmente scoperti e denunciati più tardi del solito". Una sorveglianza attenta da parte degli uomini in divisa è stata quindi particolarmente preziosa, anche in aree archeologiche e zone tutelate da vincoli paesaggistici e monumentali. Ma i criminali dell’arte non si sono fermati lo stesso. Perché i mercati antiquari, le vendite on line di dipinti, reperti archeologici, beni artistici illecitamente detenuti, non sono mancati.

In due mesi infatti i carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Monza hanno denunciato a piede libero ben 20 persone, responsabili di aver violato le norme del Codice Penale e quelle che tutelano il patrimonio culturale nazionale: nella maggior parte dei casi, appunto, si trattava di ricettazione di opere di provenienza illecita e contraffazione di dipinti di arte moderna e contemporanea.

Cinque poi i beni che sono stati recuperati, beni di antiquariato illecitamente sottratti per un valore complessivo di 100mila euro (come i due quadri rubati in Trentino). E 4 opere d’arte contraffatte, che qualora immessi sul mercato come autentici (e pare che per alcuni di loro la trattativa di acquisto fosse già a buon punto), avrebbero potuto fruttare la somma di circa 50mila euro. Mimmo Rotella, protagonista della scena artistica della seconda metà del XX secolo, legato al movimento del cosiddetto Nouveau Réalisme e della Pop Art internazionale, si è rivelato particolarmente ghiotto per il mondo dei falsari. Senza dimenticare però anche Renato Guttuso, sempre molto apprezzatro fra i collezionisti.

Complessivamente, i fari degli esperti si sono accesi per andare a verificare l’esatta provenienza di almeno 800 opere controllate sulla speciale Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti, l’eccezionale archivio di cui sono dotati i carabinieri del Nucleo Tpc e che consente di monitorare e scovare immediatamente l’esatta provenienza di opere sparite dalla circolazione anche da decenni. Opere d’arte, reperti archeologici, beni archivistici e bibliografici, posti in vendita solitamente da privati attraverso siti internet specifici.