FABIO LUONGO
Cronaca

"Europa Verde, Lissone più equa e sostenibile"

Venti aspiranti consiglieri provenienti anche da fuori, 32 pagine fitte di programma elettorale

di Fabio Luongo

Venti candidati con una visione ecologista, che vivono in buona parte in città ma che arrivano anche da paesi vicini e da fuori Brianza, pronti a portare a Lissone le loro competenze per provare a rendere il territorio più equo e sostenibile. Europa Verde mette sul tavolo le sue carte e dopo aver annunciato la corsa in solitaria alle amministrative del 12 giugno, con candidato sindaco il 51enne ingegnere delle telecomunicazioni Fabrizio Cortesi, ieri mattina ha presentato ufficialmente la lista completa dei 20 aspiranti consiglieri e le 32 fitte pagine del programma elettorale. Obiettivo dichiarato, "trasformare la politica locale su alcuni problemi molto gravi sui quali occorre avere visione e competenza". Su 20 candidati in lista sono una decina i lissonesi, mentre gli altri, pur conoscendo la città, vivono tra Seregno, Biassono, Monza e Milano. "Non è necessario essere nativi di Lissone per fare il bene della città - ha spiegato Cortesi -. Anche perché se la politica dei "lissonesi doc" è quella che ci ha portato a record negativi come l’attuale livello di cementificazione o come il dato scandaloso di 1 albero ogni 8 abitanti, beh, non possiamo dire che sia stata una politica attenta al bene dei cittadini".

Tra i punti centrali del programma, definito "innovativo e radicale, ambizioso ma realizzabile e concreto", ci sono "un reset del Piano di governo del territorio, da stracciare e rifare da capo, per un vero stop al consumo di suolo". E poi "la riduzione dei rifiuti applicando finalmente la tariffa puntuale, che si basa sulla quantità di rifiuti prodotta da ciascuno", così da avere meno scarti. E ancora, "ridurre il traffico e ridefinire la mobilità potenziando il trasporto pubblico, abbassando la velocità nei quartieri residenziali a 20 chilometri all’ora con rallentatori e dissuasori, estendendo la Ztl". C’è poi l’intenzione di "rendere Lissone carbon neutral entro il 2040", mentre l’area verde del “Pratone“ di via don Bernasconi "la vogliamo lasciare naturale: no al restyling, quei soldi meglio usarli per le famiglie in difficoltà". I candidati di Europa Verde puntano a rivolgersi "a chi ha capito che l’attuale politica è insostenibile, a chi non votava più, a chi non si sente rappresentato".

"I lissonesi devono sapere che c’è una terza possibilità - ha sottolineato Cortesi -. Non siamo i salvatori della patria, ma vogliamo aiutare a reindirizzare sui binari giusti la politica locale. Lissone, così come è oggi, è insostenibile: ci siamo svenduti il benessere diffuso, manca una visione della cura della casa comune".