SONIA RONCONI
Cronaca

Fratel Ettore Boschini sarà Beato: chiusa l’istruttoria

L’arcivescovo Delpini conclude la fase diocesana a Casa Betania. La documentazione sarà sigillata e inviata alla commissione del Vaticano

Un flashmob per il camilliano fratel Ettore Boschini

Seveso (Monza Brianza) - Si chiude oggi a Seveso la fase diocesana del processo di beatificazione di fratel Ettore Boschini. In occasione dell’evento, la comunità guidata da suor Teresa Martino organizza tre sabati in onore di Fratel Ettore a “Casa Betania”, in corso Isonzo 90.

Oggi sarà una testimonianza su Fratel Ettore, un flashmob anomalo alle 16. L’evento sarà replicato: lunedì alle 21 e sabato 2 dicembre. Sarà l’Arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, a confermare alle 10 la fine dell’iter canonico con la chiusura dell’istruttoria per la beatificazione, aperta nel dicembre 2017 sempre a Casa Betania.

Successivamente la documentazione sarà sigillata e inviata a Roma al Dicastero delle Cause dei Santi, dove il materiale raccolto verrà ripreso nella Positio, ovvero nel volume da presentare prima a sei storici, poi a sette teologi e infine ai Vescovi e ai Cardinali membri del Dicastero. La postulatrice della causa è la storica Francesca Consolini. Interverranno alla cerimonia, oltre a una rappresentanza di religiosi camilliani, monsignor Ennio Apeciti, responsabile del Servizio diocesano per le Cause dei Santi, don Marco Gianola, collaboratore dello stesso Servizio e promotore di giustizia della causa, e padre Walter Vinci, postulatore dell’Ordine Camilliano, che si occuperà di seguire a Roma la procedura per la beatificazione di fratel Ettore.

Per partecipare alla replica del flashmob organizzato per lunedì è necessario prenotarsi al numero 366.90.94.146. Sabato 2 dicembre ci sarà la celebrazione eucaristica presieduta dal Superiore generale dell’Ordine dei Ministri degli Infermi padre Pedro Tramontin alle 10. La cerimonia si svolgerà nel luogo in cui è sepolto Fratel Ettore, Casa Betania, la realtà che offre accoglienza alle persone senza fissa dimora. Nato da una famiglia di agricoltori nel 1928 a Roverbella (Mantova), Ettore decide, all’età di 24 anni, di entrare nell’Ordine dei Camilliani per pronunciare i voti temporanei come “Fratello” nel 1953.

All’inizio degli anni Settanta viene destinato a Milano e inizia così il suo impegno al servizio delle persone più in difficoltà realizzando nel 1979 un rifugio nei sotterranei della Stazione Centrale di Milano dove accogliere perlopiù senza tetto. Negli anni Ottanta e Novanta fonda altre strutture di accoglienza e apre Casa Betania, dove oggi sono accolte circa 150 persone. Muore a Milano il 20 agosto 2004 a causa di una forma di leucemia.