Vimercate: la escort non è bella come nella foto online, cliente rivuole indietro i soldi

Un ingegnere informatico 40enne incensurato a processo con l'accusa di rapina. Ma lui si difende e denuncia la giovane per calunnia

Prostituzione (Immagine di repertorio Pianetafoto)

Prostituzione (Immagine di repertorio Pianetafoto)

Vimercate, 21 Dicembre 2022 - Aveva voluto concludere insieme ad un amico la serata con le prestazioni sessuali di una escort. Ma quando l'ha vista di persona, si è accorto che la donna non era avvenente come nelle foto pubblicate sul sito di incontri e ha rivoluto indietro i 100 euro che aveva già pagato. Ora un ingegnere informatico 40enne brianzolo e incensurato si ritrova imputato di rapina in un processo al Tribunale di Monza, ma ha denunciato la giovane per calunnia e il fratello di lei per favoreggiamento della prostituzione.

Secondo la pubblica accusa il 40enne "trovandosi all'interno dell'abitazione" di Vimercate della vittima di rapina, una ecuadoregna 28enne residente nel Varesotto, "dopo essersi rifiutato di andarsene nonostante le ripetute richieste della donna", la afferrava "con forza per un braccio e la scaraventava a terra" e "si impossessava della sua borsa" che conteneva la somma di 300 euro, che si trovava appoggiata su un tavolino e si dava alla fuga "spintonando nuovamente la donna".

Ma l'imputato sostiene che quella sera del 9 ottobre del 2019 le cose sono andate diversamente. "Abbiamo preso appuntamento, ma quando siamo arrivati a Vimercate non era la persona vista sulle foto. Allora le abbiamo detto che non volevamo fare niente e che ce ne andavamo, il mio amico è uscito subito dall'appartamento, mentre io le avevo già dato i 100 euro pattuiti e li volevo indietro. Lei si è rifiutata iniziando a urlare e improvvisamente è spuntato nell'abitazione un uomo che poi abbiamo saputo essere il fratello della ragazza. Allora me ne sono andato ma prima ho preso una pochette dove pensavo tenesse i soldi invece c'erano solo dei trucchi, che poi ho abbandonato per strada. Ero molto arrabbiato, ma non ho picchiato nessuno". A settembre la sentenza dei giudici.