MARCO GALVANI
Cronaca

Emergenza medici di base Arrivano i primi rinforzi

Pronti 21 camici bianchi che hanno concluso i tre anni di specializzazione. Andranno a coprire solo una parte delle falle in organico: sono vacanti 89 posti

di Marco Galvani

Emergenza medici di famiglia, arrivano i primi rinforzi. Ventuno i camici bianchi che hanno concluso i tre anni di specializzazione e che ora possono diventare pienamente operativi e andare a coprire – anche se solo parzialmente – le pesanti carenze di medici di base in Brianza. Anche se tra i diplomati, 10 sono già medici di medicina generale a tempo indeterminato, in particolare 6 in provincia di Monza e 4 in provincia di Lecco. Specializzandi che, durante la pandemia, "hanno sostituito medici ammalati, altri hanno dato avvio alla preziosa attività delle Unità speciali di continuità assistenziale, rispondendo senza esitazione alla richiesta della nostra Agenzia di tutela della salute di un supporto nelle attività sul territorio", le parole del direttore generale di Ats Brianza Carmelo Scarcella.

Ma l’allarme sulla carenza di medici di base in Brianza è tutt’altro che rientrato. I nuovi arrivi copriranno poco meno di un quarto del fabbisogno reale. Un’aspirina. Perché in base all’ultimo censimento degli "ambiti territoriali carenti di assistenza primaria, pediatria di base e continuità assistenziale" effettuato dalla Regione, in Brianza mancano 3 pediatri di libera scelta (a Concorezzo, a Cesano Maderno e nel quartiere Cederna di Monza), ma soprattutto 89 medici di famiglia. Tutta la provincia è in sofferenza, anche se i comuni maggiormente colpiti sono Cesano Maderno (5 posti vacanti), Desio (7 posti: uno nella zona Sud, 2 a Nord, 2 in Centro e altri 2 senza vincolo di zona), Limbiate (6 posti: 3 in Centro, uno a Mombello e 2 al Villaggio Giovi), Brugherio (uno ciascuno per San Damiano, Centro, San Maurizio e San Carlo, 3 senza vincolo di quartiere) e Monza (8 posti: 3 a Cederna, uno a Triante, uno a San Carlo, 2 in Centro e uno senza vincolo). Complessivamente, considerando una media di 1.500 assistiti a medico (anche se molti dottori hanno portato a 1.800 il tetto dei propri pazienti proprio per cercare di tamponare l’emergenza), ad oggi sarebbero 130mila i brianzoli senza medico di base. In alcuni paesi come Brugherio, Varedo e Limbiate è stata attivata la continuità assistenziale diurna, cioè una sorta di guardia medica operativa, però, dal lunedì al venerdì. Tuttavia, anche sul fronte del servizio di continuità assistenziale, nell’Ats Brianza (che riunisce le province di Monza e Lecco) ci sono 5.064 ore scoperte. Senza dimenticare che entro quest’anno in Lombardia andranno in pensione oltre 700 medici di famiglia. Per correre ai ripari in Brianza per il nuovo triennio di formazione (2021-2024) è previsto l’arrivo di 75 nuovi medici per i quali saranno organizzate le attività didattiche e di tirocinio con la collaborazione delle Asst del territorio di Ats Brianza.