Crippa
è un piccolo paese in Brianza, si chiama Giussano, ha 26mila abitanti e 1.800 di questi si sono iscritti alla sezione locale dell’Aido e hanno dato il proprio assenso alla donazione di organi. Una percentuale di oltre il 6 per cento della sua popolazione. Già 250 di loro, passati a miglior vita, lo hanno fatto. In Brianza, gli iscritti all’Aido, l’associazione italiana donatori organi, sono quasi 40mila. E i donatori, compresi quelli che hanno semplicemente dato il proprio assenso al momento di rinnovare la carta di identità, sono 163mila. Su una popolazione di 840mila abitanti. Numeri che dicono tanto, ma non tutto.
Torniamo a Giussano. Perché ha numeri così importanti rispetto a una popolazione pur tanto ridotta? Per un mucchio di ragioni, una probabilmente, anzi sicuramente, è dovuta al fatto che da qualche anno è diventata la città (italiana) prediletta da Reginald Green. Un signore americano a cui 30 anni fa due banditi uccisero il figlio di 7 anni mentre era in ferie nel nostro Paese e che sconvolse il Mondo decidendo di donare i suoi organi. Un gesto che salvò sette vite umane ma che soprattutto ebbe un effetto fondamentale sulle donazioni nel nostro Paese, che passò dalla penultima alla seconda posizione in Europa, visto che i genitori del piccolo Nicholas cominciarono a girarlo portando in giro la sua storia. A Giussano la famiglia Green, compresa quella che all’epoca era una bimba di 4 anni e dormiva sul sedile a fianco di Nicholas quando la sua testa venne raggiunta dai proiettili, ci è andata almeno 15 volte. Da quando soprattutto il parco più bello del paese è stato intitolato proprio a Nichoilas.
Si dice che il battito d’ali di una farfalla sia in grado di provocare un uragano dall’altra parte del mondo.
Effetto Nicholas hanno chiamato il gesto che fecero i suoi genitori trent’anni fa. Anche a Giussano evidentemente si è avvertito quel battito.