La Sol di Monza acquista un’azienda in Africa e il fatturato schizza su del 7 per cento

Monza, approvato il bilancio dell’azienda di gas tecnici e medicali

Aldo Fumagalli Romario presidente della Sol Spa

Aldo Fumagalli Romario presidente della Sol Spa

Monza, 31 marzo 2015 - La Sol barca in Africa. Il colosso dei gas tecnici e medicali made in Brianza «si espande per la prima volta nel continente africano», spiega una nota dell’azienda che comunica gli ottimi risultati di bilancio conseguiti dal gruppo nel 2014. «Nel mese di febbraio 2015 la Sol Spa ha acquisito la società Flosit Sa, con sede a Nouasseur (Casablanca – Marocco) e attiva nella produzione e commercializzazione di gas tecnici», si legge nel comunicato. Difficile sapere di più, l’azienda infatti «per i dettagli dell’operazione e sulle strategie che l’hanno determinata» rimanda a comunicazioni future. Di sicuro l’Africa (sia pur fra difficoltà, conflitti e problematice interreligiose) negli ultimi anni ha attirato l’attenzione di imprese e investitori. Non a caso gli esperti di economia, ogni tre per due, sottolineano come la Cina (ormai diventata la seconda potenza economica mondiale) stia facendo grossi investimenti nel continente africano. I Paesi che si affacciano sul mediterraneo, in particolare, sono diventati negli ultimi anni una meta per molti pensionati nordeuropei che scelgono di strascorrere qui, per le miti condizioni atmosferiche, i mesi invernali. «Moda» che presuppone anche uno sviluppo nell’ambito assistenziale, medico e ospedaliero di queste zone.

Ma a parte  l’acquisto della Flosit, Sol chiude il 214 con numeri di tutto rilievo. «Il fatturato consolidato è stato di 636,4 milioni di euro (+6,9% rispetto ai 595,4 milioni del 2013), il margine operativo lordo (Ebitda) di 142,9 milioni (pari al 22,5% del fatturato), il risultato operativo (Ebit) di 61,9 milioni (pari al 9,7% del fatturato) e l’utile netto consolidato di 29,2 milioni di euro (era di 21,6 milioni nel 2013)», si legge nella nota di sintesi diffusa dalla Sol, società quotata alla Borsa Italiana e holding di un Gruppo multinazionale, con oltre 2.900 dipendenti, attivo prevalentemente nei settori dei gas tecnici e medicinali e dell’assistenza medicale a domicilio.

Non solo. Si apprende anche che il Consiglio d’amministrazione proporrà all’Assemblea degli azionisti (prevista in prima convocazione per il 12 maggio a Monza) la distribuzione di un dividendo di 0,11 euro (erano state 0,10 nel 2013) per azione ordinaria.

«In un contesto economico difficile, caratterizzato da una leggerissima ripresa in alcuni Paesi europei e da stagnazione in altri, in particolare in Italia, il Gruppo Sol ha realizzato un incremento delle vendite del 6,9% rispetto al 2013. Il risultato positivo è da ascriversi principalmente all’incremento delle vendite all’estero pari al 12,5%. In Italia le vendite sono aumentate dell’1,7% nonostante l’arresto della attività produttiva del maggiore cliente fornito a gasdotto, la acciaieria Lucchini, a partire dal mese di maggio 2014», spiegano dalla Sol.

«Il Gruppo – ha concluso Aldo Fumagalli Romario, Presidente di Sol Spa – continuerà a perseguire l’obbiettivo dello sviluppo, continuando ad effettuare investimenti volti non solo a rafforzare la struttura produttiva e distributiva, ma anche ad innovare e diversificare le attività del Gruppo in un’ottica di crescita costante nel lungo periodo. Pur in presenza di una situazione complessiva che anche nel 2015 sarà molto sfidante, prevediamo per l’anno corrente un ulteriore sviluppo delle nostre vendite e puntiamo a perseguire anche un miglioramento della redditività».

fabio.lombardi@ilgiorno.net