REDAZIONE MONZA BRIANZA

Ecco le “Impronte dell’abitare“ 4 appuntamenti per riflettere

Quattro appuntamenti per riflettere sul modo in cui abitiamo il pianeta, sulla nostra impronta ecologica, su come trasformiamo e modifichiamo il territorio e l’ambiente che ci circonda, tra innalzamento dei mari, ghiacciai in scioglimento, cambiamenti climatici e la Brianza che è ormai uno dei luoghi più cementificati d’Italia. Quattro serate fatte di film, documentari, incontri e dibattiti per discutere di come viviamo il nostro mondo e come staremo in quello a venire. E’ la rassegna dal titolo "Impronte dell’abitare", che prenderà il via questa settimana al Bloom di via Curiel, andando avanti sino alla fine di marzo.

Si comincerà domani alle 20.30 con la proiezione del film documentario "Kufid", di Elia Moutamid, che indaga le dinamiche umane, urbane e sociali al tempo della pandemia, attraverso un percorso autobiografico, tra incursioni nella cronaca, vicende personali e familiari, sguardi ironici e osservazione antropologica. Subito dopo la visione se ne parlerà in sala con lo stesso regista e con l’architetto Paolo Vitali. Giovedì 10 marzo toccherà invece al film "Welcome Venice" (nella foto) di Andrea Segre, che si interroga sulla trasformazione della città lagunare, sul suo svuotamento e sul rapporto con essa dei suoi abitanti.

A seguire, un commento registrato dello stesso Segre. Giovedì 24 sarà quindi la volta del documentario "Spin time - Che fatica la democrazia!"di Sabina Guzzanti, su un particolare esperimento di coabitazione a Roma, di cui poi si parlerà insieme ad Andrea Cegna e ad alcuni dei protagonisti. Giovedì 31, infine, il documentario "Il condominio inclinato" di Alberto Valtellina e Paolo Vitali, di cui si discuterà insieme agli autori. Biglietti d’ingresso 6 euro, ridotto a 4 euro per under 26 e over 65. "Con questa rassegna - spiegano gli organizzatori - vogliamo provare a capire se esiste un modo dolce di abitare il pianeta, che non sia per forza centrato sulla distruzione di qualcos’altro", perché oltre a stravolgere i luoghi in cui vive l’uomo "trova al contempo soluzioni abitative innovative e socializzanti, modi creativi per condividere alcuni spazi senza rinunciare al privato".

F.L.