E ora i ragazzi di Nico Acampora entrano in una tesi di laurea

PizzAut non è solo un’impresa che sta cambiando faccia al sociale e che ha già ispirato una legge sulle start-up del settore e non è solo un salvagente per migliaia di famiglie che si sentivano abbandonate prima che il locale di Cassina con bis a Monza conquistasse la scena nazionale. Ora è anche oggetto di studio. Tesi di laurea.

A firmarne una è Laura Petronelli, 48 anni, account manager in una società di informatica di Veduggio, la Vicsam, una carriera solida alle spalle e ottime prospettive davanti, ma mancava qualcosa. "Il desiderio di mettermi alla prova seguendo davvero i miei interessi", racconta la neo dottoressa. Oltre a computer e clienti ha altre due passioni: la pet-theraphy con i bambini autistici e i suoi due border-collie Gwyn e Puck e la cucina.

Ma non si è accontentata di mettersi ai fornelli, ha deciso di unirle e iscriversi a Economia, corso in Gastronomia, Ospitalità e Territori e quando ha dovuto scegliere l’argomento della prova finale non ha avuto dubbi.

Con il “Valore del cibo come sistema di integrazione, comunicazione e inclusione sociale“ l’occhio di Laura è caduto su due campioni: PizzAut e Tortellante.

"Della brigata di Nico Acampora mi ha colpito la capacità di invertire la rotta: è la società che deve entrare nel suo mondo e non il contrario. Credo sia il primo passo per lo sviluppo di un’imprenditoria diversa, che aiuterà a migliorare il mondo e a non lasciarlo come l’abbiamo trovato", dice.

Una filosofia sposata dalla direzione e dai colleghi dell’azienda che hanno sostenuto Laura nello studio.

"Devo a tutti qualcosa, il risultato è merito anche loro", dice la neo dottoressa.

Resta nero su bianco la lezione dei piazzaioli che il 2 aprile apriranno a Monza: "Il cibo è relazione, simbolo, civiltà e loro ne sono senz’altro i migliori ambasciatori".

Bar.Cal.